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[Minuta]

bene e fa bene, e Vostra Eccellenza venendo a Roma, spero troverà presso il Card. Segretario e nella visita di questa Casa molto conforto.

Delle cose poi di Orvieto, a dir la verità , oltre la lettera spedita da Orvieto, Vi aveva in questi passati giorni scritto tre o quattro volte, tre o quattro letteroni, che poi non ho spedito, ed ora vedo che è stato il Signore forse a tenermi la mano, anche per non accrescere i vostri fastidî.

Ve ne avrà già scritto Monsig. Fratocchi e Don Carlo Perosi; ma ora ve ne devo pur dire qualche cosa anch’io. Monsig. Fratocchi non ha nessuna fiducia di Don Albera e, pur avendo scritto a Vostra Eccellenza di limitargli le carte, (come mi disse infine che avrebbe scritto), pure ripetutamente disse anche chiaro che, se Vostra Eccellenza non lo manda più, gli farebbe un piacere; - il ché Vostra Eccellenza potrà comprendere dal modo con cui ha scritto.

Ora il Don Albera- dichiarò in modo non più evasivo allo stesso Monsig. Fratocchi che egli non intende affatto appartenere più alla Congregazione, ma che avrebbe continuato a restare là come coadiutore.

Ora, eccellenza, non per aggravare la mano sul Don Albera, ma per la dolorosa esperienza del passato, io apro tutto il mio cuore a Voi, e Vi confesso che, specialmente dopo alcuni fatti avve...