Casa Divina Provvidenza Tortona + Anime e Anime 26 Gennaio 1920 Caro Padre Lodovico, (da Trobaso - San Martino a Trevi - Perugia) Sono giunto qu� jeri sera, dopo lunga assenza. La sua gradita let- tera non era di natura tale che altri potesse risponderLe in vece mia, - vorr� quindi scusare il ritardo. Accetto con tutta la carit� di fratello in Cristo il Sacerdote che Lei, mio caro Padre, mi raccomanda. Devo dire - perch� cosi � uso tra noi - che lo accolgo in prova; ma non dubito che la condotta di Lui continuer� ad essere tale da poterne sempre io essere soddisfatto, e pi� ancora il Signore. Bisognerebbe che egli venisse gi� in abito da Sacerdote, e, se cost� gi� era abituato alla celebrazione della S. Messa, che portasse le sue carte in ordine, da potere, anche qu�, subito celebrare, onde non destare le meraviglie e la curiosit�. Lo accoglier�, per ora, qui a Tortona; ma, poi, sia disposto ad an- dare dove lo mando, ed a lavorare con noi per le anime, e per preparar- si un po' di bene per l'eternit�, che ci aspetta. Come viviamo noi e cosi vivr� lui, e far�, col divino ajuto, che nul- la gli manchi del necessario: la Divina Provvidenza ci fa far vita pove- ra, ma non ci lascia mai mancare il necessario alla vita. Pu� venire quando crede. Caso mai non fosse riabilitato per la Messa, sarebbe allora meglio che ritenesse l'abito borghese, e gli dar� lavoro lo stesso adatto, finch� potr� essere riabilitato. Caro Padre Lodovico, prega Lei per me? preghi, mio caro e venerato Padre, preghi per l'anima mia, per i miei poveri Istituti, per i miei Sacerdoti e Chierici, - preghi sempre! V073P136 Quanto tempo che non ci siamo veduti! Sa che sono stato tanto mala- to a Roma? e, poi, anche qui; ma ora va meglio, e gi� da circa dieci giorni posso muovermi e lavorare. Il 7 Genn. dovevo partire pel Brasile, invece mandai due miei fratelli Sacerdoti, ed io, Deo adiuvante, vi an- dr� pi� tardi a confortare quei Missionari nostri che sono gi� l� da pri- ma della Guerra, al Minas Geraes. Quando ero malato, a Roma, ebbi la visita di due francescani: il P. Ignudi, dei Conventuali, - con cui avevo prima parlato una sola volta.- che mi parve papalino, con mia grande consolazione! e, insieme con lui, era un Vescovo, giovane ancora, Conventuale Lui pure e Vescovo o Nell'Um- bria o in Toscana, pi� non ricordo. Intanto Le dir� che "La Riscossa" passer� nelle mie mani, e l'Avv.to Scala di Torino, gi� vecchio quasi cadente, che fu dal Papa agli ultimi di Dicembre, ne parl� pure al Santo Padre e finch� vive lo Scala "La Ri- scossa" la terr� lui; ma intanto, vado preparando alcuni de' miei per l' apostolato della stampa. Preghi anche a questo fine, che possa cio� preparareun buon elemento, e che siamo proprio figli umili e fedeli del- la S. Sede, ma anche arditi e forti nel difenderla insieme col deposito della Fede. Voglia farmi avvertito qualche giorno prima che il Sacerdote Orzi giunga, e inviarmi per raccomandata le sua carte. Tanti ossequi anche a codesto Padre Superiore dei Conventuali - Suo dev.mo in Ges� Cr. e Maria SS. Sac. Orione della Divina Provvidenza Espresso - Al Rev.mo Padre Lodovico da Trobaso dei Minori di San Francesco (prov. di Perugia) SAN MARTINO A TREVI
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