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Sanno i nostri cari fratelli della Piccola Opera della Divina Provvidenza le disposizioni date negli Esercizi Spirituali dello scorso agosto dopo gli sin sin dopo gli esercizi del 1912 in merito alla lettura di certi giornali non cattolici che non sono in tutto col Papa; tuttavia, dopo la nota Avvertenza dell’Acta Apostolicae Sedis, che non riconosce come conformi alle direttive pontificie ed alle norme della lettera del 1° luglio 1911 all’Episcopato Lombardo, i giornali l’Avvenire d’Italia, Momento, Corriere d’Italia, Corriere di Sicilia, Italia, ed altri dello stesso genere, mi tengo in dovere di dichiarare che nessuno degli ascritti alla Piccola Opera della Divina Provvidenza (siano Sacerdoti, Chierici, Eremiti o Laici) deve permettersi di leggerli, e faccio obbligo ai Superiori dei nostri Istituti di respingere impedirne di vietarne la lettura anche non abituale.

La S. Congregazione dei Religiosi ha pure inviato lettera circolare circa la...

essi quanto il Papa si degni di volerci benedire ai Figli della Divina Provvidenza, si non si scandalizzino della lotta se vedono, se sanno, che qualcuno ci fa la lotta, che alcuni ci fanno muovono degli ostacoli che frappongono al nostro lavoro, delle amarezze che ci danno, perché esse sono disposte da Dio per nostro bene nostro personale e della nascente Istituzione, e io annuisco anzi dalla augusta parola del Santo Padre prendano Sommo Pontefice prendano nuovo amore ed incoraggiamento ad aiutare Don Orione a fare del bene.

Siccome però l’amore al Papa non può tenersi pago di atti negativi, ma deve dar prova della propria sincerità ed intensità con atti positivi e pratici, così raccomando a tutti gli amatissimi figli della Divina Provvidenza di spiegare un apostolato continuo, fervente, pratico di devozione e di obbedienza al Papa.

L’amore al Papa deve essere forte, ardente, operoso. Non…

Noi sapevamo che il Papa ci ci amate, ma il vedere la sua vostra delicatezza, la vostra premura di farci pervenire pel giorno stesso di Natale la espressione di tanto amore, ci ha commossi sino alle più dolci lagrime! Ma la benevolenza del Papa ci impone un ci richiama al primo dovere di vivere e di morire da degni figli del Papa!