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[Bozza di stampa, con correzioni e aggiunte di pugno di Don Orione]
Questa
Udienza pontificia e i conforti che da essa ne vennero a me e a voi,
o cari
miei
figli
(e
Amici),
sono certo una grande grazia del Signore della quale dovremo sempre
umiliarci e lodare e benedire Iddio; ma badiamo che
non
è in ciò perfetta letizia
non dobbiamo fermarci qui.
Non
è verace amore l’essere
essere tutto del Papa e dei Vescovi perché
quando
perché Essi ci
ap
nella Loro carità ci approvano e benedicono, finché noi siamo del
Papa e col Papa: dei Vescovi uniti a Lui e coi Vescovi sempre e in
tutto, - e umilissimamente vogliamo essere
vivere e morire con Essi e quando ci accarezzano e ci bastonassero.
Queste
sono
Le consolazioni
spirituali
che Dio e il Papa ci hanno dato, furono per
animarci a compiere la nostra missione
vocazione,
sono briciole che cadono a noi dalla mensa di Dio; ma non sono ancora
la mensa di Dio, né il pane nostro quotidiano, né la perfetta
letizia
del Signore.
Perfetta
letizia sarà quando, da agnelli di Dio, sosterremo realmente,
umilmente pazientissimamente, caritativamente verso
tutti,
- e con allegrezza e con amore -
le prove che, per vincere noi medesimi, per divino
amore di
a
noi medesimi,
per compiere in noi la sua sempre
santa e adorabile volontà e renderci in qualche modo simili a Lui,
Gesù, dolce Signore nostro, si degnerà mandarci o permettere a
gloria sua e della Santa Madre Chiesa, per dare vera
vita veramente religiosa a noi e alla Piccola Opera della Sua
Provvidenza.
Allora
Quando, o
miei figliuoli,
se
davvero e silenziosamente
noi, per la
divina grazia e
l’amore di Dio e del Papa e dei Vescovi e
della
Chiesa, abbraccieremo
le tribolazioni, le afflizioni e la S. Croce di Gesù Crocifisso e
della Sua Sposa, e ci annichiliremo nelle
mani della
stessa, allora
di Essa, allora cominceremo ad essere discepoli di Gesù Cristo.
[Il seguente brano, in bozza di stampa, è cancellato]
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anche
sotto la mano della S. Madre Chiesa, quando così a Dio piacesse,
baciandola, e benedicendola, e teneramente premendola sulla nostra
testa, supplicando Dio che la Sua volontà si compia sempre e intera
nell’amore e nel dolore, e che la sua mano non si parta da noi,
solo vivendo di amore per la Croce del Nostro Signore Gesù Cristo,
pensando le pene di Cristo benedetto, le quali dobbiamo sostenere ed
amare per suo amore. - Allora solo cominceremo a vivere di Gesù e
del Papa e ad essere davvero e a sentire davvero con la Santa Chiesa
e col Papa.
Nella croce della tribolazione con Cristo è il nostro pane quotidiano; nella vita della umiliazione nascosta in Cristo è la mensa del Signore; nell’amore dell’afflizione e nell’annichilimento di noi con Cristo e col Papa, solo ci possiamo gloriare ed è perfetta letizia.
Gesù e il Papa si amano e si servono in Croce, e crocifissi con Loro, o non si amano e non si servono affatto.
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[Minute]
O
miei figli, in
questo momento
mi par proprio, in questo momento, di dovervi aprire il cuore e dirvi
che vedo la Chiesa entrare negli estremi cimenti: la rivoluzione non
andrà indietro, né si fermerà, non
illudiamoci!
Ma,
qualunque esse siano le estreme prove che la podestà delle tenebre,
dominante ora nel mondo, s’appresterà a tentare, specialmente
contro del Vicario di Gesù Cristo, e
abbiamo fede nel Signore che le porte dell’inferno non
praevalebunt!
Umiliamoci
sotto la mano di Dio e baciamola, e benediciamola poiché essa che
mortifica e vivifica qui
deducit ad inferos et reducit.
Est Deus in Israel.
Egli è la guida certa e sicura...
Non
sappiamo quale
ma qualunque sieno le estreme prove che la potestà delle tenebre,
dominante ora nel mondo, s’appresta a tentare contro il Vicario di
Gesù Cristo, - abbiamo fede nel Signore che le porte dell’inferno
non
praevalebunt.
E dal Cuore di Gesù imploriamo ogni giorno di poter anche noi fare e patire qualche cosa in difesa del Papa. Noi beati, se Dio ci rendesse degni di dare pel Suo Vicario anche la nostra vita!
Sarebbe un sacro pegno della vita eterna, che voi, o Signore, avete promessa e preparata in cielo ai vostri servi fedeli.
Colonna
e fondamento di verità
“Est
Deus in Israël:
niente ci turbi”, ripeteva il Ven.le Don Bosco in altri terribili
momenti per la Chiesa. Sì, cari figliuoli,
il Signore è con la Sua Chiesa e nulla ama - disse già S. Anselmo,
più della libertà della Sua Chiesa e
del Suo Vicario.
I
nemici però hanno da fare con Chi è più potente di loro, con Chi
disperderà i loro consigli. Serriamoci
attorno
Noi
però
serriamoci attorno alla S.
Sede
S. Sede: supplichiamo Iddio per noi e per Lei e per tutte le anime e
lavoriamo guardando al Papa.
Ringraziatene con me il Signore.