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[Minuta]
+ 14 Luglio 1929.
Oggi siamo qui convenuti per onorare Maria la grande Madre.
La Madre di Dio - la Madre nostra - Madre - vi è nome più dolce, amore più puro e più soave - la scienza ha misurato, non misurerà mai il cuore di una Madre - ma che dire poi di Colei che è la Madre delle nostre Madri? di Colei che tutti gli afflitti invocano e chiamano? di Colei che ha asciugato tante lagrime.
Ve la ricordate la Lucia del Manzoni là nel castello dell’Innominato, - Lucia che è perduta, che si vede perduta (che prega la Madonna col Rosario in mano) Lucia è l’umanità, e la figura dell’anima umana e di tutta la umanità.
Lucia
è negli artigli del gentiluomo, dell’uomo terribile,
dell’Innominato - tutto è finito per essa tutto è perduto ma si
rammenta che può pregare, e prega, e di mano in mano che la
preghiera esce dal suo labbro, tremante le spunta
cresce in cuore una speranza, una fiducia indeterminata, e si alza e
volge
e si mette in ginocchio e tenendo giunte le mani dalle quali pende la
corona: O Vergine Santissima, dice, Voi a cui mi sono raccomandata
tante volte e tante volte mi avete consolata, voi che avete patito
tanto, e siete tanto gloriosa e avete fatto tanti miracoli per i
poveri tribolati aiutatemi, fatemi uscire da questo pericolo…