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Copia [dattiloscritta]

Espresso

        Tortona, 15 Aprile 1933.

        Sabato Santo, pomeriggio.

Eminenza Reverendissima,

Apprendo, in questo momento, che Vostra Eminenza Rev.ma si è degnata visitare i cari poveri del Piccolo Cottolengo di S. Caterina.

Che grande consolazione mi ha dato Vostra Eminenza! è Nostro Signore, che è venuto nella persona di Vostra Eminenza!

Non devo tardare un momento a ringraziarLa e a dirLe il conforto ineffabile che la gioia grande mia, delle mie povere malate e ricoverate e anche di quelle suore, poverette!

Noi, col divino aiuto, vogliamo pregare sempre secondo il cuore di Vostra Eminenza: noi siamo quattro stracci indegnissimi, ma ci buttiamo ai piedi e sotto i piedi della Santa Chiesa, e non desideriamo altro che di essere compatiti e aiutati ad amare Gesù, la Madonna SS., la Madre Chiesa e i poveri, questi cari tesori di Cristo e della Sua Chiesa.

Penso di darLe una consolazione dicendole che, se piacerà a Dio, forse aprirò un Piccolo Cottolengo anche a Milano, la città di Vostra Eminenza. Già sono stato da Sua Eminenza Rev.ma il Cardinale Schuster; - ora si sta pregando. Forse prenderò villa Restocco, dove erano le Carmelitane Scalze, e dove entrò a farsi monaca quella principessa Paternò il cui marito si è fatto Barnabita. - Ora le Carmelitane si sono fatte un bel Monastero. Villa Restocco è a Porta Magenta, l’avrei contrattata già per 575 mila.

Sono andato a firmare il contratto senza soldi, forse avevo un cinquanta lire, ma il cuore di Milano è cuore cristiano e di carità, e già ne ho da fare il primo versamento.

È tutto la Santa Madonna che fa, Eminenza, è tutto Gesù e Maria e la benedizione della Chiesa.

Eminenza Rev.ma, si degni di pregare per me miserabile peccatore, che non abbia da storpiare l’opera della Divina Provvidenza, ma da cominciare una vita nuova di riparazione, di amore a Gesù, di carità, di rinnegamento, di penitenza dei miei peccati e di consumazione nel cuore di Gesù Crocifisso.

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Bacio con grande devozione la Sacra Porpora e La prego di fare del Piccolo Cottolengo la Sua casa, e di degnarsi benedirci tutti proprio da Padre.

Suo umile servitore in Gesù Cristo

     F.to Sac. Orione

     della D. P.

P. S.:

Quantunque abbia telegrafato già stamattina, rinnovo ancora i più santi auguri di buona Pasqua!