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Anime! Anime!
Tortona, li 6 Novembre 1939.
Mio caro Don Sottani,
Il Signore sia sempre con noi!
Ho ricevuto la gradita vostra del 2 novembre.
Avevo ben capito che la mia lettera Vi avrebbe recato vivo dispiacere, e ho pregato il Signore e la SS. Vergine di volervi confortare.
Gesù, caro Don Sottani, né Gesù né la nostra Santa Madre non vi hanno no abbandonato: Essi sono vicino a Voi, e mai tanto vicini come ora, caro Don Sottani.
Allontanate da Voi ogni timore: il vostro Vescovo, al prossimo giugno, vi darà una grande benedizione, e Voi sarete con noi, sicurissimamente.
Vi unisco una lettera perché Voi a Roma possiate essere accolto come un fratello nelle due case che più preferirete: - là Voi potrete andare quando credete, e per quel tempo che credete. - Non Vi indico la parrocchia di Ognissanti né l’istituto di San Filippo, perché sono due case troppo piene di gente e disturbate: Vi indico invece la casa di via Sette Sale, 22, e la colonia agricola di Santa Maria a Vicolo Massimi, n. 5 A - Monte Mario.
Mi fa piacere il desiderio che avete di raccogliervi, ogni tanto, come in una solitudine. La solitudine è atta a farci conoscere la vanità di tutte le cose e il proprio nulla, a distaccarci dal mondo e a sollevarci a Dio con l’orazione. I Santi Padri paragonano la solitudine al paradiso per la sua dolcezza e felicità.
Cominciate, mio buon Don Sottani, ad erigere nel vostro cuore delle mura di amore di Dio e del prossimo, e dentro tali mura createvi come una cella solitaria sì che non possa penetrarvi che lo spirito del Signore, che è spirito di carità e di pace.
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Io Vi considererò questi mesi di attesa già come i mesi del vostro probandato, e a giugno Vi accoglierò subito nel Noviziato, a Villa Moffa presso Bra, la patria del Cottolengo, il Santo che si è fatto Padre dei più poveri e derelitti. - Prego per Voi, e Vi benedico di gran cuore, mentre mi raccomando vivamente alle Vostre orazioni.
Vostro aff.mo in Gesù Cristo e nella Santa Madonna
Sac. G. Luigi Orione
della Divina Provvidenza