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[Minute]
Lo
avevo promesso alla Madonna durante i gravi giorni della mia malattia
che, se la Madonna mi avesse guarito, sarei andato a ringraziarla
lassù, ma poi dovetti
correre già
ben
due volte a Roma, poi a San Remo, a Venezia, a Bra, Torino, ma poi,
un po’ perché si
trovi sempre
preso qui da mille faccende, e un po’ perché ho ripreso domicilio
sui e
giù dai
treni tra
Roma e Tortona,
dovetti, mio malgrado, rimandare la mia visita
sino al
andata al Santuario del Figogna alla vigilia del 25 marzo, festa
dell’Annunciazione di Maria SS.
Il
18 marzo ero giunto a Genova, proveniente da Roma. A Genova per San
Giuseppe ci
fu un
sono solito da tre anni fare un po’ di conferenza ai benefattori
del Piccolo Cottolengo aperto dalla Divina Provvidenza in quella
attivissima città, Piccolo Cottolengo così
fatto
che rivela il digitus Dei poiché già ha tre case in Genova e vi
accoglie più di 200 ricoverati di ogni età, di ogni sesso, di ogni
religione, di ogni umana infelicità.
E
si spende almeno
£. 1.000 al giorno, ora
più £. 40.000 all’anno che si pagano di affitto, poiché di tre,
due case sono ancora in affitto.
Alcune buone figliuole che da alcuni anni mi vanno aiutando a far un po’ di bene in Domino mi avevano manifestato il loro…
Novizi della Congregazione della Divina Provvidenza: alla sera ero a Cuneo, a visitare gli orfanelli di quella colonia agricola, e la mattina dico messa, predico ai ragazzi, e via per Savona e Genova. Alla sera sono già su al monte Figogna, fresco come una rosa.
Pareva
che
le ali gli
che dei vostri angeli, o cari benefattori del nostro Santuario di
Tortona, la Madonna me li avesse mandati incontro perché con le loro
ali mi portassero
avessero a portare su, senza stancarmi.
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Era
con me un mio sacerdote giovane e valido, specialmente di gambe, il
quale, finché non si cominciò a pregare mano mano che si saliva non
essendo mai stato al monte della Guardia e
quando incontrava qualche montanaro prendeva gusto a chiedere: quanto
ancora c’è?
Quanto
ci si metterà?
Ai piedi della salita: rispondevano: c’è sei chilometri: poi più
dopo uno o due chilometri, incontra gente che scende, e dom
interroga: quanto
c’è?
Eh un sei o sette chilometri - E quanto ci vorrà?
Prima
avevano detto: in
ci vorranno due orette. Poi, dopo una buon’ora di salita,
interroga: e ora quanto ci vorrà: Risposero: poco un due
ore,
o
due ore e mezza
al più. Pensate: ancora un po’ che si andava su, le due orette, le
due orette e mezza diventavan cinque. Proprio vero che le ore di
montagna non finiscono più.
Ad
ogni svoltata, ad ogni apparire del Santuario, era una Salve Regina.
- Poi venne il Rosario, poi le Litanie, - basta, sull’imbrunire
eravamo là, con una nebbia che si poteva tagliare col coltello.
Pareva d’essere sul monte Sinai: eravamo
come
la cima del monte e il Santuario erano avvolti come in una nube…