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[Minuta]

Pro memoria

Domanderei la grazia di una udienza privata privata per fare atto di devozione al S. Padre, e anche per conoscere la Sua volontà su questo.

È dal gennaio del 1909 che faccio parte dell’Opera Nazionale di Patronato Regina Elena per gli orfani del terremoto Calabro Siculo, e ciò per volontà desiderio del S. Padre Pio X di v. di cui è presidente effettiva la Contessa Spalletti e Onoraria la Regina Elena.

Più d’una volta, e anche pochi mesi sono, nel dare a Lui conto di quel po’ di bene lavoro e delle difficoltà che incontro, Gli ho chiesto se dovessi ora ritirarmi.

Ma Egli sempre insistette finora volle che rimanessi, e pel male che potevo impedire e pel bene che, a parer Suo, vi potevo fare; e anche perché un altro sacerdote vi sarebbe ora ricevuto.

Con l’aiuto di Dio - più che delle parecchie tre quarti - alcune migliaia di orfani superstiti vennero affidati a mani persone sicure, e anche quasi tutti gli orfanotrofi, che il Patronato ha aperto sono sin qui, poterono passare in mano di suore o di religiosi.

Trattandosi, per altro, di un’opera laica, ove sono solo sacerdote, e a contato continuo di devo essere di frequente con persone che poco sentono con la Chiesa e anche - per posizione politica, lontane da essa, - non mi sentirei di poter continuare sicuro, senza una parola del S. Padre e la Sua benedizione.

E ciò anche perché dietro di me poveretto viene, per quanto piccolo, una piccola Congregazione, la un Istituto, il quale è ai suoi primi passi, ma, insieme con me, intende di stare essere umile e fedele ai piedi e ai desideri del Vicario di Nostro Signore Gesù Cristo.

Mi trovo in questa Io non conoscevo nessuna di queste persone, ed è stato il S. Padre Pio X, che il quale, venuto il terremoto, volle che le avvicinassi e cenassi ed entrassi nel Patronato.