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[Minuta]
Consegno
un plico di lettere e cartoline postali, scritte dal Sac.te
Riccardo Gil,
- esse che
potranno servire a
farsi una idea dei sentimenti
a lumeggiare la sua figura morale di
lui.
N°
I Una lettera, a me diretta, da Cassano Ionio, in data 20 giugno
1913, è
su due facciate di un unico foglio.
N.ri
II. III. IV. Una
Tre cartoline postali, da Cassano Ionio, rispettivamente 27. 8. 1913;
5 settembre 1913 e in
data
20 giugno 1914.
V. Altra lettera a me diretta, sempre da Cassano Ionio, data 29 agosto 1914, - in un foglio scritto su tre facciate e mezza.
VI. Altra lettera dal santuario di Cassano, diretta a Don Carlo Sterpi, con data 12 febbraio 1915, su tre facciate.
VII. Un breve scritto senza data né firma, su foglio di quaderno, con cui chiedeva un cilicio (strumento di penitenza).
VIII. Lettera da Cassano Ionio su foglio intestato formato protocollo, in data 7. VIII. 1922.
IX. Altra lettera a me diretta in data 12. 9. 1922, sempre da Cassano; essa è su tre foglietti staccati di quattro facciate ciascuno, in tutto 12 piccole facciate.
X. Una lettera da Tortona del 29. V. 1923, diretta a certo Pasquale, addetto alla persona di Sua Eccell. Rev.ma Mgr. Felice Cribellati Vescovo di Nicotera e Tropea; è su foglietto a quattro facciate.
Era
a Tortona da poco più di 10 giorni, aspettava di partire per le
Missioni.
XI. cartolina n° 11 da Roma 20. VI. 1923?
Nell’Agosto
del 1923 il Sac.te Riccardo Gil è chiamato in famiglia per la
malattia grave del padre. - Va tosto in Ispagna, e trova che il padre
è morto.
Allega
Tre sue
lettere dalla Spagna:
I
XII. Da Manzaneva, in data 27. 8. ‘23, di 12 facciate, in parte su
carta da lutto: mi partecipa la morte di suo padre.
II
XIII. Altra lettera da Torrijas, in data 8. 9. 23, su carta da lutto
e di otto facciate. Con essa mi ripete il suo vivo desiderio di
andare missionario.
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III
XIV. Terza lettera, da Saragozza del 20. 9. 23. È di otto facciate,
sempre a lutto. Vi è aggiunto un P. S. su foglietto staccato, pure a
lutto.
Il
18 - 10 del 1923 era tornato in Italia e si trovava a Tortona.
XV. Lettera senza data, ma che è del novembre 1927, da Roma: è su quattro facciate di unico foglio.
Narra
Mi
In essa mi comunica un incidente occorsogli nella Chiesa di
Ognissanti in Roma - Via Appia Nuova 130, - pel
suo zelo indiscreto, e mi promette d’essere più prudente.
Fu
questo fatto che ha occasionato il suo trasferimento a Cassano Ionio,
in
presso quel santuario, dove egli era già stato per ben 13 anni.
[Minuta]
Mi
sento in dovere di dichiarare che ritengo
il Sac.te Riccardo Gil, assolutamente
nei diciotto anni non
ha mai
circa, che è presso i miei istituti, non ha mai dato il minimo
motivo di dubitare della sua condotta e onorabilità dovunque
Egli è stato nei miei istituti.
Sono
così tranquillo di lui e così sicuro della sua innocenza che sarei
pronto, a
comunicare sia
per così esprimermi, a camminare sui carboni accesi dal Piemonte
alla Calabria per difenderlo.
Tanto
in coscienza sono sicuro della sua innocenza.
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[Minuta]
Dichiara
il sottoscritto che il Sac. Riccardo Gil del fu Francesco di
nazionalità spagnolo, (regione Aragone) è
da dodici
venti anni è aggregato alla Congregazione religiosa detta la Piccola
Opera della Divina Provvidenza.
Egli fu sempre Sacerdote di condotta illibatissima ad esemplare sotto ogni rispetto, tutto dedito all’orazione e alle pratiche di pietà proprie della vita sacerdotale.
Ha
in Congregazione tutte le facoltà di celebrare di confessare e di
predicare
A
Lui viene di buon grado concesso il
permesso
di recarsi in
Ispagna
nella sua patria non
solo
allo scopo di rivedere, dopo alcuni anni, i suoi cari, e anche perché
onde veda se
allo scopo, Deo adiuvante egli
di riuscire a piantare una tenda della Divina Provvidenza in
nella Spagna, avendo
la
poiché questa Congregazione della Divina Provvidenza altri
qualche
già tiene altri sacerdoti e aspiranti spagnoli sia in Italia che
negli istituti dell’Argentina e dell’Uruguay.
Raccomando
umilmente
alle Autorità sia ecclesiastiche che civili e alla carità dei buoni
l’ottimo sacerdote Riccardo Gil…