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[Minuta]

Viva il Papa!

Viva il Papa!

- Non vi stupisca se quest'ultimo soldato della Croce, scosso al grido d’allarme dell'immortale Leone a voi si presenta e si presenta a voi col grido di guerra che animava i campioni del Papato di Dio, dei valorosi che nel 67 da Bagnorea a Mentana alla gloriosa giornata di Mentana, emulando il coraggio dei Crociati, batterono la prepotente rivoluzione.

Viva il Papa!

- questo egli è il grido che animava quei prodi alla vittoria e alla morte e segnava i trionfi di Cristo: è la squilla dell'Angelo Vaticano che tramandando l’allarme da iscolta a iscolta l'allarme si leva potente nel fragore della pugna. Questo Viva di fede e di amore scuote oggi la terra e dal Scilla al Tanai, dall'uno all'altro emisfero, risuona gloria a Dio e trionfo al Papato.

Sotto le mura di Mentana io veggo un giovane cavaliere alfiere, e lo veggo avanti al fuoco del combattimento, pugnare come Leonida, e morire d'in piedi e, lampeggiando e trasfondendo l'ardire dell'animo suo, lo veggo procombere piantando nel campo nemico la bandiera vittoriosa lo veggo stretto alla sua bandiera gridando: Viva il Papa!

Pieno della grandezza di questo eroe magnanimo, convinto che per la santità della causa che si difende sarebbe poco morire una sol volta, io mi prostro a baciare la sabbia rosseggiante del suo sangue, e, rilevando alto lo stendardo dei trionfi cattolici, giuro rivendicare i sacrosanti diritti del Sangue di Dio e cadere pugnando stretto all'ultimo tronco del Vessillo Vaticano di croce.

Lo giuro e stringendo in pugno la bandiera la croce il vessillo di Cristo che raggiante di candida luce (e imporporata dal sangue di mille migliaia di martiri) mi commuove alle lacrime e mi ispira alla pugna e invocando il cielo e roteando la fionda io scendo l'arena entro in campo avanti al superbo filisteo che mi sfida a battaglia, a voi mi presento col santo nome, o figli di San Marziano, mi presento nel Santo Nome di Dio, io lo colpirò gridando viva il Papa! gridando; Viva il Papa!

Viva il Papa?! - Sì, Viva il Papa! e non vi par egli che questo motto valga un programma?













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Non e desso la tessera dell'unione e dell'azione cattolica; non è il grido d'Italia reale e del mondo civ cristiano e civile, non l'urrà dei guerrieri della morte, che ci circondano il Carroccio Vaticano, il Carroccio sovra cui sta aperto il Vangelo di Gesù Cristo?

Viva dunque il Papa! Viva e aderga il trono sovrano sulla tomba della massoneria, che palpita di eterno odio a Dio e giurò morte al Pontificato al Papato.

Viva il Papa! Viva e trionfi sul popolo italiano tradito e assassinato dalla massoneria perfida matrigna della patria nostra.

Ferve la lotta fra Satana e Cristo e la patria grandezza, la nostra religiosi morale e fer civile grandezza, rovinano sotto ai colpi del martello settario.

L’inerzia e il silenzio sarebbe Tradimento è il silenzio Guerriero di Cristo anch'io mi avvanzo e do nell'allarme gridandovi al grido di Viva il Papa e do l'allarme vi avvanzo nel santo Nome di Dio al grido di Viva il Papa e mi avanzo ad animarvi alle battaglie pro aris et focis ed a combattere con voi! avanti al massonismo giudaico e liberale che, aveva derubata la invasa Sion la Città santa e il tempio sin l'ultimo tozzo di pane bagnato di pianto che l'assiro non negava a captivi di Babilonia.  

Viva il Papa! Non vi stupisca ch'io, l'ultimo servo di Gesù Cristo, scosso al grido d'allarme dell'immortale Leone, a voi mi presento a voi col grido di guerra che animava gli invitti campioni del Papato quanto, nel 67, da Bagnorea alla gloriosa giornata di Mentana, emulando il valore degli antichi crociati, battevano la prepotente rivoluzione e, nel nome santo in nome di Dio, eroi più nobili che i trecento delle Termopoli fecero del loro petto propugn scudo inespugnabile al santuario della verace libertà civiltà e di ogni civilizzazione e fecero usbergo alla Croce ed alla fede di Cristo.

Viva il Papa! questo grido ch’io giovane raccolgo potente si leva dalle tombe di quei prodi giovani cavalieri di Cristo io raccolgo e le cinge di gloria è questo il grido di fede e d'amore che lanciato in faccia alla rivoluzione sconvolge la rivoluzione e l'empietà






















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incoronata sarà rimarrà ai posteri la storia lo scolpirà è marchio d'infamia il sangue della rivoluzione

E questo sarà verrà scolpito dalla storia e sarà scolpito Sarà scritto dal dito di Dio e scritto a sangue sovra la tomba della rivoluzione.

È dolce al mio cuore incominciare a schierarmi in questi giorni di lotta presentarmi a voi guerriero di Dio al grido di Viva il Papa!

Viva il Papa! Salute o tessera di amore a Cristo e di azione cattolica, proclama di lotta e di pace tu sei in quest'anno di trionfo pel Papato di fede e d'amore!

A parlare a voi, scolpirvi un programma, il programma cattolico e il piano di guerra. Questo grido di fede e d'amore scuote oggi la terra e dal Scilla al Tanai, dall'uno all'altro emisfero io odo l'eco risuona gloria al Papato…

Viva il Papa! con questo grido proclama di lotta e tessera di unione e di azione cattolica son io.

Sotto le mura di Mentana, io veggo un giovane eroe cavaliere  di Cristo, lo veggo avanti al fuoco del combattimento e dopo aver pugnato come Leonida, lampeggiando e trasfondendo nel sembiante l'ardire dell'animo suo morire d'in piedi, procombere stretto alla sua bandiera, gridando: viva il Papa!

Pieno della grandezza di questo giovane magnanimo, convinto e fidente che per la santità della sua causa che difendeva sarebbe poco morire una sola volta, io mi prostro a baciare la sabbia rosseggiante del suo sangue e rilevando la sua bandiera che è la bandiera del Papa dalla sua mano il vessillo di Cristo, del Papa e levo alta la bandiera rilevo la bandiera che lo raccolse nella sue pieghe...

E stringendo in pugno lo stendardo dei trionfi cattolici; la croce di Cristo raggiante di candida luce e imporporata dal sangue di mille migliaia di martiri, io a voi mi presento, o figli di San Marziano, mi presento a combattere con voi, e vi dico accoglietemi sono vostro fratello: viva il Papa!





















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O valoroso campione di saggezza O venerando Padre venerando della mia fede, benedici a quest'ultimo soldato della Croce, benedicilo, questo povero e ultimo tuo figlio di San Marziano.

Questa benedizione trasfonderà nell’anima salverà ne’ cuori, feconderà la mia parola, nei cuori l'amore al Papa, sì ch'io possa salvare le anime.

Benedicimi, dunque, o vivente Marziano, e se quest'ultimo soldato del Papa avvalorato dalla tua benedizione del Signore potrà giovare a trionfi della Sposa di Cristo: egli è qui ai tuoi ordini, è qui pronto a combattere, è pronto a morire.

Padre caro, a’ tuoi piedi io depongo la mia parola: m’avvalori la tua sapienza e mi sostenga la tua benedizione.

Alza la destra o Padre e la tua benedizione che invoco con xx o vivente sull'ultimo benedici all'ultimo dei tuoi figli e si diffonda la tua benedizione nel Cielo e benedici.

Benedici.

Viva il Papa vuol dire viva il primato.


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