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[Da Copia manoscritta]

Di Tortona, il 5 Settembre 1893

Charitas!

Molto Rev.do Signore,

La sottoscritta Direzione ha l'onore di notificare alla S. V. R. come in questa città di Tortona si aprirà nel prossimo Ottobre un Istituto Cattolico, per educare nella scienza e nel santo timor di Dio la cara gioventù, delizia del Cuore di Cristo.

Quest'Istituto, amato e benedetto dal nostro Veneratissimo Vescovo, apparisce ora, qual'ancora di salute, frammezzo al pervertimento intellettuale e morale dei giovani studenti, e, con savio provvido Iddio chiamandola appunto: La Piccola Casa della Divina Provvidenza.

Qui, coll'aiuto del Signore, si raccoglieranno tutti quei giovanetti che ci verranno affidati, e s'impartirà loro un insegnamento così perfetto che, ove il vogliano, possano, terminati i nostri corsi, o continuare agevolmente i loro studi in Seminario: o presentarsi con tutta franchezza agli esami di licenza ginnasiale.

L'Istituto è sotto l'alto patronato di Mons. Vescovo, e dipende in tutto da Lui.

Nulla mancherà di quanto è d'uopo per educare i convittori al sapere ed all'onestà. Agli studi si alterneranno i trastulli, all'istruzione l'educazione soave e cristiana, che tutto ottiene poiché cerca le vie del cuore.

Né mancheranno esercizi ginnastici, sì che i giovani crescano forti e robusti, non solo nel morale, ma anche nel fisico, e possiamo averli un giorno dotti e fervorosi cattolici e buoni cittadini. Ma siccome si vuole in ogni cosa incominciar dal poco, così per ora, non ammettiamo che aspiranti alla prima classe ginnasiale, colla ferma speranza in Dio d'ampliare quanto prima l'opera della Provvidenza. Altro non ci rimane che rivolgerci alla S.V.R. (il cui grande zelo per la gloria di Dio ci è ben noto) perché voglia coadiuvarci

















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in opera così grande e così santa; sia col mandare al nuovo Istituto quei ragazzi di più belle speranze sia per indole e per ingegno, e sia ancora col soccorrerci del suo obolo.

Qui nulla si rifiuta, nulla si ricusa, né la tenue moneta, né qualsiasi altra offerta, perché tutto è grande quando è ispirato alla carità di Gesù Cristo.

Saremo riconoscentissimi, e pregheremo incessantemente per i generosi che si faranno ministri della Provvidenza. Reverendo Signore, nel porgerLe la presente, e nel raccomandarci a Lei, supplichiamo la carità di Gesù, quella carità che è amore santo e santificazione, amore grande e immenso che abbraccia cielo e terra: - la carità che scende dal Cuore trafitto di Cristo e va, e vola instancabile, e non vede ostacoli, e mai s'arresta; e tutto sacrifica e infiamma d'amore a Gesù Crocifisso: - la carità che per ogni anima dà la vita, e dà mille vite per un'anima: - affinché voglia darci nella S.V. Rev.ma un amico ed un benefattore, che ci ponga la mano a preservare, come disse Leone XIII, ed a ritrarre la gioventù dalle insidie della corruzione e dall'incredulità, ad opporre scuole a scuole; ed a preparare così una generazione novella.

Il Signore La conservi, a La cosparga delle benedizioni che Le preghiamo, e, speriamo, ne saranno comuni in Cielo. Offerte e domande:

La Direzione dell'Oratorio Festivo San Luigi

Palazzo Vescovile Tortona


Di Tortona, il 7 Settembre 1893


[Tra gli autografi c'è una seconda copia manoscritta con correzioni autografe del Ch. Orione]