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[Da Copia mano scritta con firma autografa]
Bandito - Casa Immacolata 15 - 8 - 1917
Carissimo fratello in G. C.,
Non ostante l’ora che volge, il Signore ci ha dato la grazia di raccoglierci, anche quest’anno in numero consolante per i S. Spirituali Esercizi, predicati dal M. R. Don Lameri, segretario del Cardinal Cagliero, e da Mons. Capra, canonico di Alessandria.
Stretti oggi in circolo fraterno, ai piedi della Santa Madonna, che tanto abbiamo pregato per voi, prima di separarci e far ritorno alle diverse Case della nostra amata Congregazione, per riprendere la vita di fede operosa e di lavoro per le anime: - dopo aver tante volte, in questi giorni, pregato per voi altri, o lontani fratelli: - dopo che di voi abbiamo parlato tutti i giorni, - sentiamo il fraterno bisogno di inviarvi un saluto ed una parola di conforto in mezzo ai pericoli di anima e di corpo in cui vi trovate.
È una parola che sgorga dal profondo del cuore, espressione fedele della fraterna carità che stringe in un cuore ed in un’anima sola, col vincolo soavissimo dell’affetto in G. C., gli sparsi figli della Divina Provvidenza.
La carità di Cristo, che a voi sempre più ci unisce, quanto più si prolunga la vostra lontananza da noi, vi ha fatto presenti in ispirito al nostro Sacro Ritiro, ed in ispirito ha portato ciascuno di noi alle vostre caserme, agli ospedali, alle trincee, testimoni di tante vostre fatiche e di tante vostre pene.
Anche voi, non ne dubitiamo, avrete pensato, in questi giorni, a questa pia Casa e ai vostri fratelli qui riuniti, e vi sarete consolati al pensiero che qui si sarebbe pregato per voi tutti, e che i vostri fratelli mai vorranno dimenticarsi di pregare per voi e di affrettare presso il trono di Dio il giorno del vostro sospirato ritorno. Sì, o carissimi nostri, vi promettiamo che non lasceremo passare giorno senza insistere dolcemente, presso il
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cuore di Dio, che, divinamente protetti e difesi dalla Sua santa mano, possiate tutti quanti, sani e salvi, fare presto ritorno fra le braccia della Piccola Congregazione, che, quale Madre affettuosissima pensa a voi, e mai ha sentito di amarvi tanto nel Signore come in questi momenti, e va sospirando l’ora di stringervi tutti al suo seno.
Vi siano, queste parole, o fratello carissimo, non solo promessa e assicurazione del nostro affetto e delle nostre quotidiane preghiere, ma possa, il sentirvi i vostri fratelli spiritualmente vicini, esservi di conforto nelle molte e dolorose prove che ancora vi attendessero.
Tutti, superiori e fratelli, professi e aspiranti, vi abbracciamo nella dolcissima carità di N. S. G. C., ai piedi e fra le braccia di Maria SS. Madre della nostra Congregazione.
Abbiatemi anche il conforto di sapervi particolarmente benedetti dal Vicario di Gesù Cristo.
Tuo aff.mo come padre in X.sto e Maria SS.
Sac. Orione Luigi della Div. Provv.za
[Seguono altre firme di Sacerdoti e Chierici - vedere originale]