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[Minuta]

Mio caro e venerato Vescovo,

Domani è il 14 Settembre, la festa della esaltazione di S. Croce, e l’anniversario della consacrazione episcopale di Vostra Eccellenza Rev.ma.

Allora, in quel primo 14 Sett.bre, cioè quando Vostra Eccellenza veniva consacrato a Vescovo di Tortona, io era chierico al mio paese e aveva raccolto alcuno fanciulli, ai quali faceva, durante le vacanze, un po’ di scuola, e ricordo che abbiamo pregato e fatto la S. Comunione per Vostra Eccellenza.

Quei fanciulli scrissero anche a Vostra Eccellenza Rev.ma alcune letterine, e Vostra Eccellenza si degnò di rispondere loro inviando loro dei ricordi stampati editi appunto per a stampa che si riferivano all’occasione della Sua Consacrazione vescovile.

Passarono tanti anni da quel giorno; di quei giovanetti uno, ed era mi pareva il migliore ed era un angelo - mi pareva il migliore - uno morì poi chierico e da santo si chiamava Ottaggi Eugenio, ed era un angelo.

Egli venne con me in Sicilia a Noto nel 1896, e qui in Sicilia ebbe sbocchi di sangue.

Un altro è Sacerdote in Diocesi, ed è Don Luigi Bassi, uno andò a finire in prigione, ed ora non so più ove si trovi, un altro entrò in Seminario, poi uscì e fece fa l’anticlericale, e forse lo fa ancora un poco adesso, - è un certo Gioacchino Montagna, impiegato alla stazione di Tortona; ma questo si convertirà e già comincia aveva una gran buona madre!

Sono passati tanti anni da quel giorno tanto che i miei capelli ormai si sono fatti ormai quasi bianchi!

Ed ora vengo ancora per me e per tutti i miei figliuoli ad augurare a Vostra Eccellenza ogni consolazione dal Cuore di Gesù e da Maria SS.

Questa mia vedo bene che non Le giungerà per quel giorno pel 14 ma fa niente; ma ogni anno non ho lasciato di pregare in questa circostanza per Vostra Eccellenza Rev.ma.

Ella la voglia gradire ugualmente come quale tenue segno di un affetto gratitudine che di un grande e filiale affetto in Domino che non venne mai meno. Quando saremo in Paradiso