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[Brano di lettera dattilografato]
N. Oggetto:
N. B. Quanto a quella frase detta da Monsignor Vescovo di Noto, la cosa non è niente così. Non ho accettato di andare a Noto se non con la più ampia benedizione e approvazione del nostro Vescovo di qui. Il giorno poi che partii, essendo Monsignor Vescovo a Stazzano, andai a prendere la benedizione colà, ed erano presenti il Canonico Don Angelo Baina, - Don Felice Bajardi, ora Parroco a Semino, - Don Luigi Gatti Biscaldi, Arciprete attuale di Voghera, allora Segretario del Vescovo; Don Zelaschi, Parroco di Casatisma, - il Canonico della Cattedrale Don Grassi e altri.
A Noto presentai una lettera del più Vescovo Bandi, e la stessa sera scrissi di qui al Vescovo. Fu il Vescovo Bandi che mi mandò Don G. B. Cristiani e suo fratello Don Angelo a Noto, come tu sai bene.
Condussi a Tortona, d’accordo tra loro i due Vescovi, Blandini e Bandi, parecchi Chierici di filosofia e di teologia, tutti a nostre spese.
Ricorderai: c’era il Canonico Bonfiglio, Don Rossitto, Don Patanè, Don Blandini e altri. Essi frequentarono le Scuole di questo Seminario, con pieno consenso e approvazione dei Vescovi di Noto e di Tortona.
Aggiungerò, a togliere fin l’ombra che non si andò a Noto per vie meno che diritte, che, qui giunto dalla Sicilia, ebbi subito dal nostro Vescovo un incarico sovra ogni altro delicato e di somma fiducia.
Era allora vacante la sede di Vigevano. Mons. Guidi, Uditore Santissimo, aveva scritto al nostro Vescovo, chiedendo informazione su la vita, dottrina, età di un Vicario Generale d’una Diocesi del Piemonte, proposto appunto a Vescovo di Vigevano.
Tanto è vero che Monsignor Bandi aveva ogni fiducia che incaricò questo povero straccione delle opportune indagini e relazioni. - Questo avveniva proprio verso la fine dell’Ottobre del 1898, subito al mio ritorno da Noto.
Vedi come Monsignor Vizzini sia stato male informato!
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Il dì 11 Gennaio del 1899 poi, onomastico di Monsignor Bandi, il Vescovo, insieme con Monsignor Berrutti, che era appena consacrato Vescovo, vennero a passare il pomeriggio qui in Collegio, e fu allora che vollero prendere quel gruppo fotografico che ricorderai.
Tanto eravamo lontani dal trovarci in urto con Monsignor Bandi, di v. m., nel tempo che andai ad aprire la Casa di Noto.
Questo favorirai dire, o leggere, a Sua Eccellenza Rev.ma Monsignor Vizzini, unicamente per la verità, onde comprenda ch’i fu tratto in inganno.
Et Deo gratias!
E se Mgr. Rossini tu vedessi che avesse potuto restare male impressionato di quella frase, favorirai leggere anche a Lui quanto qui ho scritto.
E sia a gloria di Dio!