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[Minuta]

         22 Febbr. [1]910.

Caro e Venerato Monsignore, [Bertolotti]

Ricevo la Sua lettera.

Caro Monsignore, il dono che Lei ha fatto, l’ha fatto per Dio: non abbia timore alcuno che non gliene verrà danno, anzi...

Non tolga voglia togliere dalle mani di Dio che ciò che, con tanta generosità, gli ha dato donato per amor di Lui Suo. Lasci dunque andare tutte le considerazioni degli uomini umane, che davanti alla nostra fede valgono niente: la Divina Provvidenza e la Madonna SS., nostra dolce Madre del paradiso, Le faranno per Lei ciò che gli uomini non sanno fare.

Non scrivo di più, perché sto per partire.

Preghiamo Prego però al cuore caritatevole di Vostra Signoria Rev.ma a tutti i e a tutti i Suoi cari le consolazioni e le benedizioni più grandi, che possano uscire dalle sacratissime piaghe e dal cuore adorabile di Nostro Signore Gesù Crocifisso.

Questa, che ha fatto, é forse l’opera più bella della Sua vita.