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[Da Copia manoscritta]

Archivio - Minuta pel Card. Arcivescovo di Genova.

        Tortona, 30 Novembre 1933.

Eminenza Rev.ma,

Oggi mi hanno telegrafato da Genova: “Deo gratias! Preso possesso Paverano nome Divina Provvidenza Beato Cottolengo”.

Mi fò doverosa premura darne l’annunzio a Vostra Eminenza Rev.ma, tanto più che erano sorte parecchie difficoltà non piccole, ora, in parte risolte, grazie a Dio.

Domani 1° venerdì del mese dirò la I.a Santa Messa tra quelle 315 poverette, le visiterò tutte e metterò me e loro nel Cuore SS. di Gesù.

Vedrò, poi, di visitare bene lo stabile per darmi conto dei lavori più necessari.

Sceglierò un posto separato per le ricoverate della casa di Marassi, che entro il 15 dicembre dovrò trasferire, così Marassi, che costa un buon affitto, si lascia.

Mi hanno imposto l’obbligo di fare un impianto generale del termosifone, entro dicembre.

Prima, veramente, non ci avevamo mai pensato!

Sarà un’altra spesa abbastanza forte, ma pazienza! I poveri pregheranno e la Divina Provvidenza non mi abbandonerà.

Spero poter venire domani stesso ad inginocchiarmi, anche per breve momento, ai piedi di V. Eminenza; ma, se mai non lo potessi, già vengo ora in ispirito a portare me e i miei stracci ai piedi dell’Arcivescovo e del Padre: - mi voglia benedire, Eminenza, e benedica a tutti i miei cari poveri, ché, quantunque tanto miserabili, pregheremo sempre secondo le intenzioni di V. Eminenza, e, col divino aiuto, Le daremo qualche conforto.

Con profonda venerazione bacio la Sacra Porpora, e mi è tanto dolce dirmeLe umile e dev.mo servitore in Gesù Cristo e nella Santa Madonna.