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[Minute]
A
Tortona si sentiva il bisogno che cessasse lo spettacolo
dolorosissimo di molti figli del popolo, specialmente, che crescono
come le piante del deserto senza guida e senza cultore, senza
conoscere nemmeno
talvolta nemmeno i prin
misteri principali della fede.
Da qualche tempo l’Opera della Divina Provvidenza, secondando i desideri di Sua Eccell. Rev.ma il Ven.mo nostro Vescovo, ha aperto in Tortona un Oratorio Festivo.
L’Oratorio
Festivo ai
tempi che corrono
è una vera benedizione per la gioventù e possiamo chiamarlo, ai
tempi che corrono, la culla della fede di Cristo e la cellula
primigenia dell’azione cristiana.
Non
è possibile essere cattolico praticante senza amare d’intenso
amore l’Oratorio Festivo, il luogo dove i fiori più numerosi e più
modesti del giardino di Dio sono raccolti a profumarne gli altari -
dove, mentre intorno alle anime inesperte dei giovani s’addensano i
pericoli di esempi funesti e di stampe oscene si
fa così
gravi
pur con gravi sacrifizi si fa una vera opera di redenzione di tanti
figli del popolo che crescerebbero come le piante del deserto senza
guida e senza cultore circuiti
dati spartire, gente che vive di odio e senza Dio
di gente senza
Dio
piena di odio e senza Dio (col pericolo poi oggi di cadere tra le
mani di gente piena di odio e senza Dio dando così
invece alla patria speranza di glorie nuove e durevoli in cui la
Chiesa si allieti e rinnovelli!).
Domenica
i
molti
tutti i giovani dell’Oratorio vollero andare
recarsi in Vescovado a ringraziare Sua
Eccell. Rev.ma
dell’Oratorio ed a presentarGli i loro voti ed auguri pel
Suo onomastico. A vederli era una bellezza! Immaginate una lunga e
spaventosa fila di giovani
ragazzi giovani dagli otto ai diciassette sedici
anni, che a farli star fermi e un po’ in silenzio non avrebbe
bastato un reggimento di soldati, tutti lieti e buoni e birichini,
che alcuni non avevano neanche voluto man
andare a casa a pranzo per timore di non arrivare poi a tempo. Oh
beata innocenza! o belle e
miti
semplici gioie dei nostri fanciulli! O
sante biricchinate.
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Oh
santo gridare dei
nostri fanciulli,
sante birichinate dei nostri ragazzi dell’Oratorio che piacete
tanto a Gesù.
… e
con una voglia matta
d’andare dal Vescovo tenuta lì per otto giorni che
alcuni
con mille di quegli sforzi e
piccoli inganni industrie
che quasi meritano il regno de’ cieli, e
poi ancora
per di più, alcuni non avevano voluto neanche andare a casa a far
pranzo al
mezzo dì,
per timore di una
qualche anticipazione
non arrivare poi a tempo per le tre!
Oh
belle e semplici gioie dell’innocenza
dei fanciulli o sante birichinate dei nostri buoni
ragazzi che piacete tanto a Gesù.
Oh
quanti vi sono che lo ricordano ancora, che con
lo benedicono ancora! Ebbene fu appunto quell’Oratorio Festivo la
culla della Congregazione “L’Opera
della Divina Provvidenza”,
che nacque così ai piedi del suo Vescovo e in casa del suo Vescovo.
L’Opera
della Divina Provvidenza,
portata da un amore dolcissimo verso il Papa, e prend
prendendo fin dal suo nascere come motto e programma l’Instaurare
omnia in Christo di S. Paolo, fu vista molto bene dal S. Padre Leone
XIII che la volle in Roma, e la incoraggiò a diffondersi e a fare
del bene, e le volle affidata la Colonia Agricola Pontificia della
Petrara in quel d’Orvieto.
E
così, benedetta dal Suo Vescovo e benedetta dal Papa, pure in mezzo
a mille difficoltà, quest’Opera, per disposizione mirabile della
Divina
del Signore, andò pian piano diffondendo le sue tende in varie parti
d’Italia dalla riviera occidentale della Liguria, dove tiene a S.
Remo.
… ragazzi un’Immagine del Sacro Cuore che Renzo aveva portato da Vigevano, dov’era stato a collaudare l’Organo delle Sacramentine.
Si pubblicò un foglietto.
Quale
consolazione ho provato quando
qui, quando ho saputo che il nuovo Vescovo.
Quando poi si è aperto S. Bernardino l’Oratorio festivo venne
affidato ad altre mani e presto cadde. Si riaperse sotto Mgr. Vescovo
Grassi, ed io che ero nell’Abruzzo veniva pel terremoto ogni
domenica da Avezzano a Tortona, ma Dio ha perm poi dal giardino del
Vescovo lo trasferirono in un cortile del seminario, non troppo
adatto forse - e ragazzi cause diverse lo fermò portarono alla
chiusura
Mons. Melchiori ha riaperto l’Oratorio Festivo del Duomo nel
suo
in quello stesso giardino dov’era sorto il primo Oratorio.
O
cari figliuoli,
unitevi a me nel rendere vivissime grazie a Dio, il che
Quale, dopo tanti anni, ancora mi conserva in vita a ricordare i
primi giorni e lungo cammino percorso e le Sue infinite misericordie
sopra di noi.
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La Piccola Opera della Divina Provvidenza è nata da un Oratorio Festivo.
Ordini
delle parallele,
qualche football
(giochi innocui), tanto che pel
primo giorno
per l’apertura trovino qualche cosa: - il resto verrà dopo.
Se
crederà
lo chiameremo Ricreatorio popolare e non Oratorio Festivo per
non contendere anche coi nomi
Non vi è mezzo più potente, diceva Don Bosco, per rigenerare una città o un paese, che aprire un Oratorio Festivo.
Oratorio Festivo S. Bernardino
Domenica,
20 febbraio, si riapre in S. Bernardino, l’Oratorio
Festivo
per fanciulli e giovinetti anche del Groppo e delle Ville e
cascine che app dipendono
dipendenti dalla Parrocchia di S. Michele.
Le
iscrizioni
si faranno dopo le 15 del
pomeriggio
di sabato 19 e ogni domenica alle ore 9.