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+      Anime e Anime!

Tortona, il XIV / XII [MCM]XX.

mattino,

Carissimo mio Don Pietro, [Martinotti]

1) Ti ringrazio della tua cartolina, che ebbi a Venezia. I fratelli di là ti salutano e anche questi, cordialmente.

2) Si è decisa l’apertura in Gennajo, dell’Istituto di Mestre, che venne definitivamente accettato; gli atti legali si faranno da Don Sterpi il 21 corr.

Egli quindi è rimasto là, cioè a Venezia.

3) Ho quasi promesso a Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Vescovo di San Severino di ajutarlo, quanto più potrò, ad aprire in San Severino un Oratorio festivo.

Ma, poiché il Ch.co Vaccari facilmente sarà è trasferito altrove, per vedere se gli si può levare quel mal di capo continuo che si sente, - così se poi anche tu dovessi tutte le feste lasciare per un tempo prolungato i nostri cari giovani e l’Istituto, prevederei un danno alla loro disciplina e al buon andamento della nostra Casa, mentre, invece, desidero che tu sia libero da poter curare molto la pietà, la buona condotta e lo sviluppo professionale del nuovo Istituto.

Avrei quindi pensato di mandarti il Ch.co Berton, il quale andrebbe a scuola da Mg.rVescovo, insieme con il Ch.co Mussa, e sarebbe tale, per età e per capacità, da potergli affidare l’Oratorio Festivo, del quale però tu saresti il Direttore sempre.

Però Mg.r Vescovo dovrebbe incardinarmelo nella sua Diocesi, e poi ordinarmelo.

Se questo non credesse di poter fare, io avrei già trovato Mg.r Albera, che me lo chiede, e ti unisco lettera al riguardo, e anche il Patriarca di Venezia. Ma, allora, non avrei

proprio chi mandare a San Severino, pel Ricreatorio o Oratorio.

Egli poi, durante la settimana, ti può ajutare per l’Istituto.

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Ho bisogno subito risposta. Tu quindi ti rechi da Sua Eccellenza Mg.r Vescovo, lo ossequi per me, e gli leggi questo punto di lettera. Il Chierico Berton ha, credo, 36 anni; non ci fu mai nulla sulla sua condotta né prima del soldato, né durante né dopo il servizio militare, ed essendo stato negli Oratori festivi, è al caso di poter far bene. E saremmo a posto per San Severino; egli è molto più intelligente di Mussa e più fatto per attendere al bene dei giovani.

Il Ch.co Vaccari, venendo qui per rivedere sua madre a Natale, si porti tutta la sua roba e la spedisca subito (quella che non può portare), a Mestre Istituto Berna, ma ciò che spedisce, sia in baule o cassa e in modo che nessuno possa colà metterci entro le mani.

Non si spedisca in assegno, perché là non siamo ancora noi a ritirarla.

4) Sono contento d’averti trasferito a S. Severino nella festa della Madonna di Loreto, e di averti messo (come già l’Istituto) nelle mani della SS. Vergine Lauretana.

Preghiera e coraggio!

5) Hai scritto a tua Mamma e tuo Zio? Scrivi frequente.

6) Vedi di non fare novità o cambiamenti: per un bel po’ di tempo vedi bene e prima tutto bene l’ambiente e il carattere del popolo, del Clero e dei ragazzi.

7) Sii molto molto molto cortese con tutti: vedrai che ti troverai contento e farai un grande bene.

8) Favorisci anche dire a Sua Eccellenza che veda se può sollecitare quella pratica col Parroco, di avere cioè anche la parte del Parroco: io sono disposto a dare ciò che occorrerà; amerei che tutto fosse combinato prima della mia partenza pel Brasile, e che in questo tuo anno avvenisse l’allargamento dell’Istituto.

9) Sono giunto stanotte; ma vedrò di mandare uno in Alessandria per avere le carte del Vescovo per Mussa; se non si facesse a tempo la tonsura il Vescovo la può conferire in ogni giorno; le carte del Ch.co Berton - se Mg.r Vescovo lo accetta - sarebbero pronte.

Dico così perché già le ha Mg.r Albera, il quale mi scrive che sarebbe disposto a riceverlo subito lui colaggiù; ma, allora, non potrei provvedere all’Oratorio di S. Severino,

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e lasciare i giovani la domenica affidati solo al Ch.co Diluca, è troppo poco.

E il Ch.co Mussa non è fatto per i ragazzi, mi pare.

Saluto, conforto e benedico.

Tuo aff.mo in G. Cr.

Sac. Orione d. D. P.

Dammi notizie di Roma; ancora non so se Don Gavina è poi o no a Grottaferrata.