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+      Anime e Anime!

Tortona, il I Dicembre 1925.

Caro Don Pietro, [Martinotti]

Grazia e pace da N. Signore!

I In massima io e tutta la Congregazione dobbiamo sempre essere contrari ad accettare Parrocchie, - e questo prego dire a Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Vescovo, e amerei si faccia conoscere parlando con i Sacerdoti di S. Severino; - e questa nostra poca disposizione è non solo perché la cura parrocchiale può deviarci da quella che deve essere la vita religiosa, ma anche perché non dobbiamo mai togliere Parrocchie o benefici al Clero secolare, il quale ha una formazione apposita per la cura parrocchiale, che noi, in genere, non abbiamo.

II Nella fatti specie, esporrai a Sua Eccell. Rev.ma quanto segue: sono disposto ad accettare la Parrocchia di Castello, sì e come fanno le altre Congregazioni Religiose, e a delegare quindi o proporre uno dei nostri quale Parroco. La Parrocchia dovrebbe essere affidata alla Congregazione, libero restando il Vescovo pro tempore di chiedere la rimozione del Parroco, per motivi che potesse avere Lui, e libero pure il Superiore pro tempore di poterlo trasferire altrove, quando ritenesse ciò conveniente.

III Al momento attuale mi risulta, da certa fonte, che gli Ordini Religiosi e le Congregazioni di vita attiva e di beneficenza, come la nostra, avranno dal Governo riconoscimento legale. Allora la Parrocchia di Castello potrà anche legalmente essere affidata non alla persona cioè al Religioso A o B, ma in genere alla stessa Congregazione; - e allora sia Mg.r Vescovo che il Superiore pro tempore sarebbero più liberi da possibili noje nella procedura, quando si trattasse di dover cambiare la persona del Parroco.

IV Io poi ho bisogno - anche il Parroco non abbia alcun demerito, di avere molta possibilità di cambiare personale, anche perché un Religioso non si faccia una specie di nicchia di inamovibilità, a discapito del buon spirito religioso.


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Quindi rispettosamente chiedo:

I Che il Rev.do Parroco Don Trotti voglia benevolmente continuare a figurare da Parroco davanti al Governo.

II Intanto si vedrà in questi mesi che cosa conclude il Governo, viste le proposte della consaputa Commissione Ecclesiastica di Roma.

III Noi, da oggi se occorre, entriamo di fatto ad assumere tutti gli obblighi del Rev.mo Can.co Trotti, - ed Egli ci passi quello che prende come Parroco.

IV Occorrendo, Mg.r Vescovo nomini te Vicario Parrocchiale.

V Se ci fossero difficoltà che mi sfuggono, me le comunicherai, indirizzando qui. A me sembra che sia meglio fare così, pel momento.

VI Intanto Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Vescovo può stendere un Decreto con cui affida subito la Parrocchia di Castello alla Congregazione dei figli della Div. Provvidenza, mettendo la clausola che siano liberi i Vescovi pro tempore di esigere dal Superiore della Congregazione il cambio del Parroco, e sia libero il Superiore pro tempore anche lui di poterlo cambiare.

Ogni Parroco dovrà firmare una rinuncia in bianco, tale che sia Mg.r Vescovo che il Superiore abbiano, - anche legalmente - modo di avere garantita la libertà di governo.

Ricorderai forse come certo Don Cassola Paolo (il quale ora è al Manicomio di Voghera) fatto Parroco di S. Alberto intuitu Congregationis e perché là in quell’antica Badia risorgesse la vita eremitica, - fatto Parroco, mandò via i nostri Eremiti e si dichiarò Parroco indipendente.

Ora La Div. Provvidenza ci ha ridonato quel santo luogo.

Hai ragione che devo ancora rispondere a Mg.r Vescovo circa quanto mi chiedeva per le Suore di Treja. Avrei bisogno però di conoscere subito subito che cosa possono pagare al giorno, perché a S. Remo la pensione è alta assai.

Appena so fin dove possono arrivare di pensione al giorno, e per quanti mesi, subito me ne occuperò, e occorrendo vi andrò di persona a S. Remo per vedere di riuscire.

Sono forse tisiche?


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Avrei, - dato che non si potesse a San Remo - un bel posto anche a Quarto, in posizione indicatissima, clima mite, indicato: posizione soleggiata, Casa con Chiesa annessa. Vi fu pure S. Brigida fin dal 1396, e questa Santa Regina di Svezia vi soggiornò per parecchi mesi quando fu di passaggio a Genova, per dare agio, in quel clima mitissimo, al suo Confessore, colpito da infermità, di potersi bene ristabilire.

Non ho più tempo a continuare.

Saluto, conforto e benedico in Gesù Cristo e nella Santa Madonna.

Cercate di far bene la Novena dell’Immacolata.

Aff.mo tuo

Sac. Orione d. D. P.