V077T032 V077P049
V. G. G. M.
1° Febbraio [18]97
Ill.ma Signora,
Mi rincresce tanto doverle notificare che il Riccardo si trova a letto malato.
Lo capisco anch’io ch’egli sia malato; non si muove mai, non ha vita, non ha riguardo nel cibo.
Dice che qui non è curato, che non può più resistere, che vuole venire a casa.
Saranno quattro giorni che insta se ho scritto o se non ho scritto, e che scriva.
Perdonino la mia franchezza: - di questo ragazzo non ne facciamo più nulla, è troppo fiacco, è una piaghetta.
Lo sa il Signore con quanto cuore ho cercato il suo bene. Pazienza!
Favoriscano provvedere, e mi scusino di questo disgusto che pure debbo loro dare.
Aggradiscano i miei ossequi.
Dev,mo
D. Orione