V077T035 V077P053
[Da Copia manoscritta]
Collegio Paterno,
Tortona, 7 Giugno 1899.
Veneratissimo Signore,
e carissimo Confratello nel Signore,
Al Sottoscritto,Direttore da sei anni, d’un Istituto Privato-Paterno d’istruzione maschile in Tortona, capita un caso assai singolare, per cui si rivolge anche alla bontà di V. S. affine di uscirne meglio a buon esito.
Il Regolamento adottato in questo Collegio, fiorente di circa trecento allievi e tutti interni, dà facoltà al Superiore della Casa d’aprire ogni lettera che entri diretta ai Convittori o al personale interno. Avendo stimato opportuno dover allontanare un tizio, questi per rappresaglia fa citare il Superiore per reato di violazione di sigillo epistolare, adducendo avergli il Direttore consegnata una lettera aperta.
A provare che, anche la lettera sia stata aperta, ciò non fu per dolo ma per diritto acquisito a tutti i Collegi-Convitti, mi sono rivolto ai vari Direttori d’Istituti e tutti vanno rispondendo mandanti o il Regolamento con detta disposizione sottosegnata, o una dichiarazione, anche in carta semplice.
Pregherei V. S. Molto Rev.da di rilasciarmi simili dichiarazione che attesti anche in cotesto Istituto vigere tale regola di poter aprire lettere, pacchi, ecc., diretti al personale interno.
Siccome la citazione sarebbe per lunedì 12 corr. m., veda se può farmela tenere con qualche sollecitudine.
La ringrazio vivamente, e il Signore La ricompensi della carità che vorrà usarmi.
Se Ella crederà, la terrò informata, anche per sua norma, del risultato della causa. Gradisca ossequi e ringraziamenti.
Obbl.mo Servitore e fratello in G. C.
Sac. Luigi Orione