V077T067 V077P089

Obbligazione

Tortona, il venti Dicembre 1923.

Il Sacerdote Luigi Orione fu Vittorio, nativo di Pontecurone, in provincia di Alessandria, e residente a Tortona, in proprio ed a nome dalla Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza, dichiara di ricevere oggi, come di fatto riceve, dalla Signora Emilia Sacchero vedova Lecchi e da sua nipote Antonietta Doglione fu Giovanni, la somma di lire ventimila, in imprestito, al 5%. - Gli interessi, che decorreranno dal 1° Febbrajo del prossimo anno 1924, saranno pagati da me, Sac. Luigi Orione, o da chi per me, ogni sei mesi, in L. 500, (dico cinquecento), al loro domicilio, in Genova, via Tolemaide 5.28.

L’imprestito è acconsentito per tempo indeterminato, non superiore ai tre anni, ma prorogabile, e qualora avessero bisogno del loro capitale le mutuanti si riservano di ripeterlo mediante un preavviso di tre mesi, non però prima della fine del 1924.

L’imprestito è fatto in solido in modo che, avvenendo per disgrazia la morte di una delle mutuanti l’altra subentrerà senz’altro nel credito totale; e qualora avvenisse la morte di entrambe, il credito passerà pure senz’altro al loro parente M. Rev.do Don Mario Lecchi, - il quale è pure già fin d’ora autorizzato dalle mutuanti a riscuotere per loro interessi e capitale.

Se per caso poi avvenisse la morte di tutte e tre le persone più sopra nominate, cioè della Sacchero, della Doglione e del Rev.mo Teologo Don Mario Lecchi, prima dell’estinzione del debito, il M. Rev.do Don Luigi Orione e l’Opera della Divina Provvidenza si intendono già fin d’ora liberati da ogni obbligazione verso altri e dovranno solo procurare che in perpetuo a carico del Sac. Luigi Orione e della predetta Opera vengano celebrate duecento S. Messe all’anno, secondo l’intenzione delle mutuanti e del Rev.do Teol. Don Lecchi.

V077P090

Tortona, il 20 Dicembre 1924

In fede

Sac. Luigi Orione fu Vittorio

per sé, e quale Superiore dell’Opera

della Div.na Provv.za

Sacchero Emilia Ved. Lecchi

Antonietta Doglione

[Don Perduca aggiunge a lapis qunto segue]:

pagate L. 20.000 il 1° gennaio 1925 al Rev. D. Mario Lecchi

D. Perduca

NB. [Per un errore di svista Don Orione pone alla fine, prima della firma, 1924 invece di 1923]