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[minuta]

Roma, il 17 Aprile 1926.

sabato

+       Anime e Anime!

Caro Don Piccinini,

Grazia e pace da Nostro Signore!

Sono stato fin da jeri da Rocco, e l’ho trovato nel negozio del Signor Trombetta, negozio molto ben messo.

Era là con altri che attendeva a sbrigare i clienti.

Non l’ho trovato male in faccia.

Mi ricevette con meraviglia e affetto; mi volle baciare la mano due volte avanti

a tutti.

Gli ho detto che avevo saputo da te che era in vicinanza della Chiesa del Sacro Cuore dei Salesiani, ed essendo andato là avevo voluto vederlo.

Mi disse che sta bene; ho cercato, con qualche domanda, di sapere come aveva passato la Pasqua, e mi rispose che era venuto qui lo zio, e che erano stati insieme alcuni giorni.

Per indurlo a venire a Novi, gli accennai al tuo malessere, e che una sua visita ti avrebbe certo fatto piacere.

Mi rispose che, veramente, sono giorni di molto lavoro, e forse è vero: è un negozio dove c’è concorso.

Di più non potei fare; gli ho detto che, facilmente, lo avrei visitato altre volte.