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[Minuta]

Tortona, il XIV Agosto 1926.

Gentil.mo Sig.r Sindaco

di S. Severino Marche

Chiedo vive scuse pel ritardo a rispondere alla Signoria Vostra.

Fino agli ultimi di luglio a non molti giorni fa ho sempre sperato di poter avere mezzi adeguati per effettuare in San Severino quello che fu è stato uno dei sogni mi pareva uno degli ideali più belli della mia vita, a bene di codesta illustre Città e di tanta gioventù marchigiana.

Pur troppo oggi mi trovo vedo nella spiacevole necessità di dover rinunciare al consaputo progetto, e solo Dio Iddio sa quanto mi costi.

Se si trattasse di un qualche centinaio di migliaja di lire, ma, come Ella comprende ben sa, secondo i preventivi fatti, tra Ricovero e un Istituto degno presentabile possa mo il mezzo mi non basta neanche mezzo milione.

Resto tuttavia Resterò sempre assai tenuto a Vostra Signoria Ill.ma e a quanti mi furono larghi di benevoli disposizioni, e appoggi e mi auguro che, almeno in un avvenire non lontano, si possa da me o da combinare combinarsi ancora qualche cosa. che risponda ai comuni desideri.

Mattone

La prego di gradire i miei ossequî e la insieme con la espressione della mia più alta stima.

Di Lei, Gentil.mo Sig.r Sindaco,

Dev.mo servitore