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[Da copia dattilografata]

Anime e Anime!

Tortona, il 22 Agosto 1927.

Carissimo in G. Cristo,

La grazia e la pace di N. Signore siano sempre con te!

Ti mando la benedizione e ti do un incarico di fiducia che spero vorrai assolvere con grande spirito di carità e di filiale amore alla tua Congregazione.

Ti incarico dunque di andare in Domino a fare la questua di vocazioni per la Piccola Opera della Divina Provvidenza.

Credo inutile raccomandarti che bisognerà che tu vada in giro pregando la Madonna che ti aiuti ed assista; che tu sia molto delicato con i Rev.di Parroci, sì che solo per il tuo buon esempio di modestia, di serietà, di pietà, essi abbiano da essere così bene impressionati da sentirsi interiormente mossi ad inviarci tante buone vocazioni.

Sii dunque molto prudente e discreto nel parlare e nel tratto. Vedi che la prima e più efficace propaganda si fa col buon esempio.

Ti mando una lettera circolare da presentare per farti conoscere.

Può darsi che mandi ai Rev.di Parroci altra quasi simile, a stampa, sì che possano essi averla prima, e valga a prepararti la strada e ad aprire i cuori.

La tua zona di lavoro è …

Se dovrai estendere le tua propaganda in altre parti, te lo scriverò e ci intenderemo. Tu mi informi, mano mano, almeno ogni tre giorni.

Portati un notes, e prendi nota dei nomi, età, studi, condizioni di famiglia e che cosa possono pagare, almeno per un anno o due di prova.

Possibilmente non tenere conto dei figli delle vedove, ma dei vedovi, sì. Le madri vedove, poi, dopo che i figli sono alti, ce li portano via.

Prendi nota e scrivimi anche per le vocazioni di adulti e di Suore che ti fossero proposte.

Non fare mai accettazioni subito, né da te, ma riservati di scrivermene, o di avere risposta di qui. Mandami gli indirizzi dei paesi, ed il nome, cognome, titoli dei parroci, - e dirai loro che gli risponderò direttamente. Non accettare proposte di giovani espulsi dai Seminari o da altre Congregazioni.

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Vedi se puoi tirare in Congregazione qualche buon Chierico o buon Sacerdote.

Per chi volesse, poi, farsi Missionario, dirai che ho aperto quest’anno un apposito Istituto in Roma, a Via Sette Sale n° 22: sono già in 20.

Le condizioni principali per accogliere vocazioni per la nostra Congregazione e le norme a cui dovrai attenerti, sono:

I) Che gli Aspiranti siano di sana costituzione, figli legittimi, mostrino buona indole e siano portati per le pratiche di pietà. Devono sapere chiaramente ed accettare di farsi membri della nostra Congregazione. Devono avere il permesso in iscritto della famiglia o tutori.

N° 100 Aspiranti accettiamo a Tortona nella Casa della Provvidenza che viene trasformata tutta in un Probandato; altri ne accetteremo in altre Case apposite.

Gli studenti che erano al Convitto Paterno, passano al Collegio Dante oppure a Novi, al Collegio San Giorgio. Gli artigiani passano all’Istituto nuovo che apriremo quest’anno in Alessandria, già pronto.

II) Devono avere fatto almeno la IV Elementare, eccettuati quelli che venissero per essere fratelli Coadiutori. Questi potranno divenire anche buoni capi officina, assistenti in borghese o coprire uffici di fiducia nelle varie Case dell’Opera.

Chi volesse potrà anche andare Missionario e fare da Missionario Catechista.

III) Devono tutti portare un sufficiente corredo sia per la persona che per il letto, si potrà fare eccezione per casi speciali di fanciulli veramente ottimi e di sicurissima vocazione che siano veramente poverissimi.

IV) Quanto alla pensione mensile, non c’è nulla di fisso: senti tu prima che cosa possono dare: e vedi di prendere tutto quello che possono dare.

È evidente che chi può vivere del suo e per quel tanto che uno può dare del suo, non deve venire a sfruttare la carità altrui. Però siamo disposti a prenderne di totalmente gratuiti, secondo i casi, purché tu veda che sono giovanetti che siano davvero poveri e che promettano di riuscire bene, ma sempre per la Congregazione.

Chi può dar venti, dia venti al mese; chi può dare trenta o di più, dia di più:

fa notare che quindici o venti lire al mese ci vogliono solamente per il bucato, se appena puoi, addossa alle famiglie le spese di rifacimento del corredo, libri, ecc.:

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ma piuttosto che lasciare scappare una vocazione buona ci metteremo alla razione di guerra, cioè faremo economia anche nel nostro vitto, pur di avere una vocazione di più.

Entrando in Noviziato, nessuno è più obbligato a pagare, a meno che la famiglia voglia corrispondere lo stesso.

Senti prima bene che cosa si paga nei Seminari delle Diocesi dove vai a fare propaganda: dovrai chiedere sempre meno. Che se poi le famiglie sono nelle possibilità di fare, daranno lo stesso, se hanno coscienza.

Dimostrerai ai Rev.di Parroci tutta la mia gratitudine.

Tratta bene con le famiglie e fa qualche regaluccio ai ragazzi che ti presentano.

Dà ai Parroci il minor disturbo possibile e fermati a dormire nelle Canoniche il meno possibile.

Mando la più larga benedizione e prego la Madonna di estenderla alle tue fatiche.

Vedi di non rovinarti la salute, ma che non passi la giornata senza aver fatto buona pesca.

Prego per te in modo specialissimo e confortandoti in Domino, ti sono..

[C’è circolare consimile per la zona del Vicentino]