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[Minuta-Appunti di discorso sul Papa

tenuto da Don Orione, ancora Chierico]

Io mi levo a combatterlo, perché non lo vedo, che il socialismo nome il socialismo, abbastanza riprovato dal buon senso e dalla onestà pubblica, perché mi appare pieno di insidie, falso anarchico in origine, sin da pretendere di sostituirsi alla Chiesa, falso pretendersi figlio della Chiesa; ipocrita, dimezza le verità evangeliche, per ogni dove cancrena dell’organismo sociale: la tabe socialistica è figlia del marcia del protestantesimo e la conseguenza funesta del razionalismo filosofico e religioso.

toccare cose che toccano le più alte sublimità della scienza religiosa e sociale, la questione vitale della santa umanità…

   vedo la lotta fra l’empietà e la fede, il socialismo distruttore e la Chiesa conservatrice.

Ma, o giovani, avanti al socialismo furibondo, che aspira a coprir il mondo di ruine, avanti ad altri che ha promosso la rivoluzione della società ideale e che vorrebbe oggi arrestare la dissoluzione, della società il focolare materiale della società.

Voi, o socialisti, avete afferrato un principio vero e in se stesso benefico, ma poi ne avete viziate le conseguenze, le avete rese esclusive ed incendiarie, lo avete reso egoistico...

Io vi combatto, vi combatterò fin agli estremi, perché voi vi fate innanzi al povero popolo con la maschera in volto e con la voce della misericordia; e tanto più vi combatto, perché portate in faccia il marchio dell’impostura e vi circondate col prestigio della seduzione.

Vedo nel Papa chi vuole difendere e porre in fiore la società; vedo in voi chi la vuole distruggere e società e religione.

Egli difende principî immutabili e di verità; voi le verità sconvolgete ed abbuiate.

scrivo per supplire alla scarsità dei difensori del vero… egli vuole lo sviluppo delle forze intellettuali e morali, voi dell’intelligenza e della moralità volete la morte.

La sola filosofia cristiana, veneranda per autorità e per ragione, è sop è la sola capace di stare a petto alle furibonde insanie del socialismo che altro non sa darvi che una religiosa fede e una religione vaga dell'avvenire, desolatrice.

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O voi, che per tre secoli avete promossa l’emancipazione del pensiero, l’autonomia dell’uomo, ora ne sgorga protestantesimo, nazionalismo, l’emancipazione della carne (socialismo), per cui negate la necessità delle opere buone e la negate, la morale, e gli aprite la via a tutte le azioni e ..a tutte le passioni e a tutti i vizi: - emancipazione degli istinti e delle opere.

Ed ora che n’avete? La metafisica di Hegel, la morale onesta dei Sansimoniani, la politica di Prudhon e di Lemennais, hanno tutto scombinato, hanno creata la morale dell’ indipendente, che è morale da porci, hanno infettato ogni sistema; e la stampa emancipata ci diede una letteratura che è bestemmia e maldicenza e l’amore e la vostra fratellanza umanitaria diventò sozzura e comunella, e la vostra civiltà non ci fece più felici perché riuscì a discordie, a stragi, all’anarchia.

Il Papa! il Papa, o Signori; egli è il Papa che con la sua religione e con la sua filosofia è ormai il solo che parli alla ragione; qual è il motivo di credibilità che voi porgete al mio intelletto? il mio cervello? Eh poveri sciocchi.

Cristo, solo Cristo venne nel mondo sulla terra ad operare l’unica rivoluzione ideale e morale, vera e benefica, che dié anima alla moralità, rinnovò rigenerò la filosofia, rinnovò la civiltà.

È il Papa, che non lasciò mai di porsi trovarsi in accordo colla ragione; esibì alle intelligenze i motivi di credibilità e alle volontà porse i motivi di nobile endemonologia per piegarla alla morale esigenza, alla legge dell’umano Cuore di Cristo, che è legge universale ed eterna, perché legge del genere umano.

È un carattere, è una aureola gloria che non compete a nessun altro, fuorché al Papa, sulla cui fronte splendono brillano raggi di uno stesso sole, ragione e fede.

La sua filosofia e la sua fede ci diede l’ordine dell’essere, la sua fede ci dà l’intelligenza a conoscere il suo amore, la volontà dell'operare.

Nessuno vi parlerà tanto al cuore, nessuno alla ragione quanto il Papa: non vi commuoverà l’idea di Hegel, del Leroux, di Mazzini; non vi persuaderà l’umanità ideale dei nuovi sistemi, che tutto vituperate tutto si riduce al mondo dell'immaginazione.

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E che religione avete voi che vituperate il mio Vescovo?

La nostra legge è l’unità della fede, e la vostra legge qual’è?

Tante credenze, quanti cervelli!

Voi in sostanza avete proclamato un principio distruttivo di ogni Chiesa e d’ogni autorità e società umana.

Lutero, negando l’autorità ecclesiastica in radice, e dando ad ogni uomo la libertà di credere ciò che egli sapesse rinvenire nella Bibbia e riducendo al solo atto di fede la necessità delle opere buone, ha distrutta radicalmente ogni gerarchia, ogni unità di culto e di legge, ogni possibile esistenza di qualunque chiesa, fuorché fortuita e volontaria aggregazione di uomini che per caso abbiano idee simili di religione e di culto.

Sinagoga di Satana, prostituta di Babilonia.

Voi dite che, per salvarci, ci bisogna la religione: ma questa religione ognuno ha facoltà di formarsela da sé.

Voi, o protestanti, colla abbandonati alla sola ragione individuale, alla sola fede in Cristo, capace bastevole di per se a lavare qualunque colpa, voi togliete in la radice ogni imputabilità!