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Ai piedi del Santo Padre

Il 1° Marzo il nostro Sac. Orione aveva il grande conforto di essere ricevuto dal nostro S. Padre Pio X, il quale lo intratteneva con grande bontà gli doman parlò si interessò dell’Opera della Divina Provvidenza in modo al tutto paterno, e assicurò del suo appoggio alla la nascente Congregazione.

Volle pa Domandò in p Volle avere particolareggiate notizie della Colonia di S. Maria a Monte Mario, istituita dalla munificenza di Monsig. Misciattelli, E disse e espresse il desiderio come se erano tutti sani, se erano buoni e, voltandosi poi amabilmente verso Monsig. Misciattelli, disse: e questi vi mantiene bene? - ed esternò il desiderio di vederli tutti e di av averli qualche giorno a se nei giardini vaticani, e di vederli tutti.

Confermò ampiamente la Sua benedizione a tutti i Membri della Congregazione, agli Alunni, ai Benefattori delle varie Case.

Oh quanta consolazione! quanta consolazione, - diceva poi il nostro Direttore, - si prova mai ai piedi del S. Padre, si sente veramente che vi è il Signore in Lui Gesù Cristo!

Passiamo in Sicilia, dove a Noto Mosig. Blandini la chiamava fin dal '98 figli della Div. Provvidenza a fare un po’ di bene.

Ma quest’Opera, della Divina Prov nata da umili figli del popolo, non poteva è portata da un grande affetto specialmente a provvedere ai bisogni dei piccoli del popolo dei piccoli e dei poveri figli del poplo del popolo.

Ora un grave bisogno, un bisogno vivamente sentito ai tempi nostri è il sollievo delle classi rurali.

L’abbandono della vita dei campi e la diserzione dalla campagna per il correre tutti che tanti fanno di tanta gravità gente agli studi e di tanti poveri alle industrie delle Città è - come ha splendidamente scritto il Card. Bourret - «uno dei più grandi flagelli delle società moderne, il vero pericolo che minaccia ad una volta la produzione della ricchezza pubblica, e privata la vita sociale, la vita familiare e, conseguentemente, il benessere di ciascuno e le condizioni della grandezza e della moralità di un popolo».