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[Minuta]

più fragile di noi.

L’Imitazione di Cristo, questo sublime libro religioso dice: «Reputare se un nulla, e degli altri aver sempre buona e alta stima, è grande sapienza e perfezione.

E se tu vedessi qualcuno peccare apertamente o commettere gravi falli, non ti dovresti per ciò credere migliore di lui; perché nessuno t’ha detto quanto tu possa perseverare nel bene».

Caro Maestro e amico fratello dolcissimo, non ti chiedo scusa di scriverti questo così perché sento che ti offenderesti se così non ti parlassi, così e sento che mancherei al dovere della fraterna carità.

Tu sai quanto ti sono teneramente affezionato, e che la mia stima per te è grande, quasi come il mio grande amore per l'anima tua.

E questo che dico fraternamente ho detto e con semplicità di cuore «fra te e lui solo», come dice vuole il Vangelo (Matt. XVIII15), l’ho detto non ut confundam te, ma io ti parlo coraggiosamente, com’è doveroso ch’io faccia, ma voglio sia con umile e dolce carità di fratello, nella più dolce intimità dell’amicizia e della fratellanza in Cristo.

E il Signore disponga apra il tuo cuore all’umile amore di Dio e alla costanza di Cristo nell’umile e filiale fedeltà alla Santa Chiesa nostra Madre e al «dolce Cristo in terra» come la grande Caterina da Siena soleva chiamare il Papa.

Ed ora prega per me Ora e lascia che ti abbracci in osculo sancto ed abbimi in antico per l’amico sincero e antico della tua vita, pel sempre tuo fratello in X.sto.

Don Orione