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Al Reverendo

Sig. Patanè D. Salvatore

PAchino - (Siracusa)

+ Caro D. Patanè,

Comprendo dalle tue ripetute profferte, che non è fuoco di paglia il tuo, come francamente ti dico che io pensava da principio.

Dunque va bene: sono commosso della tua fedeltà all’antico tuo Padre in Domino: neanche io ho dimenticato te.