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[Da copia dattiloscritta]

Venezia, Natale del 1923

Ai Maestri


La nostra Religione ha la sua base granitica in un grande fatto storico: la vita di Gesù.

San Paolo ebbe anzi a scrivere che: “ altro fondamento non può gettarsi fuor di quello, che già è stato gettato, che è Gesù Cristo.” (1° Cor. 3)

Or se l’Apostolo ha ritenuto di poter dire questo di tutti e di tutto, quanto più dè‚ fanciulli!

La vita di Gesù, raccontata ai piccoli, in forma semplice e dilettevole, è il miglior fondamento di tutta la istruzione religiosa.

Narrare la umile nascita, i fatti e miracoli del Signore: esporre con la semplicità del Vangelo le sue parabole: ripetere quelle similitudini così naturali ed insieme così belle di tanta ingenua e soave poesia: ricordare quella morte, piena di tanto dolore e di tanto amore, oh, quanto fa bene al cuore ed anche alla mente del fanciullo!

E un po’ di bene, - diciamocelo pure, - lo fa anche a noi già adulti, un gran bene allo spirito.

Dire ai fanciulli la divina bontà di Gesù verso i malati, la misericordia di Gesù verso i deboli, i peccatori: l’amore dolcissimo di Gesù ai bambini, ai poverelli, a tutti gli afflitti, certo che è aprire il cuore dei piccoli ad amare Gesù, è un disporre i loro animi a credere alla Parola del Signore e della Sua Chiesa, e ad osservare, a suo tempo, più volentieri i precetti della Religione.

Nulla tanto gioverà a fare amare e seguire Gesù, che farlo conoscere.

Nulla più praticamente ed efficacemente varrà ad educare ad onesto vivere cristiano e civile i giovanetti che edificare, - con delicata mano, - la vita loro, morale e religiosa, su quella pietra maestra ed angolare che è Cristo: ”petra autem erat Christus”. ha detto Paolo.

Solo con lo studio devoto alla vita di Gesù, e conducendo, lietamente e soavemente, i fanciulli a modellare la vita loro sulla vita di Gesù, noi li edificheremo in abitacolo di Dio. (Efes. 2°).

E prepareremo così, e solo così, alle famiglie e alla Patria dei figli degni.

Onde ci sembra che molto saviamente e con sapienza di pedagogista abbia operato chi regge le sorti del Paese quando, posta la religione a fondamento e coronamento degli studî elementari, ha volutamente prescritto che nella classe 3.a, che del Corso Primario forma come l'ossatura, si apra avanti al fanciullo la vita di Gesù, perché egli, in quella età che comincia a sapere di decisivo, venga illuminato da tanta luce e riscaldato da tanto Amore.