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[Lettera]

San Severino Marche Li 13. X. 1924.

Carissimo Signor Canonico,

Le scrivo da S.Severino, dove sono arrivato solo due ore prima del Direttore.

Come scrissi al Direttore, l’altro ieri all’Italica Gens ci hanno detto che occorre, per ottenere il passaporto presentare il congedo ed il certificato di riforma - tanto per D. Putortì che per D.Di. Salvatore. Urge spedirli subito a Roma a Don Fiori del D. Gatti ad Ognissanti. Il Direttore dice di vedere nella sua stanza, e si troverà una busta forse gialla colla scritta - Missionari - e in essa forse si troveranno i congedi da spedirsi.

Scrivo anche a Don Sterpi, nel dubbio che li tenesse presso di sé.

Il Direttore si ferma qui presso il Conte qualche giorno. - Abbiamo trovato il Conte un po’ sollevato, ma si tratta di anni 88, e di mal di cuore, quindi non si può illudersi.

Dice il Direttore di far pregare.

Con affetto Dev.mo in Gesù Cristo


Sac. Roberto Risi




[Sullo stesso foglio Don Orione, di suo pugno, postilla a lapis, come segue:]



1) Ho fatto buon viaggio.

2) I Passaporti non ci saranno forse nella busta “Missionari”, dove non ci sono che le carte di Don Saponara (egli ha già spedito di qui il passaporto oggi, a Roma) e di Don Salvatore Salvatori.

Ma per D. Salvatore Salvatori e per D. Orzi Nazzareno che hanno più di 50’anni non occorre più passaporto. Occorre invece per Don Putortì e Don Cesare Di Salvatore. Vedere subito dove sono, dove li hanno, e spedirli a Roma, a Don Fiori, subito, subito.




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Pulite ben bene le latrine e tutta la Casa e mettete in ordine la Casa della Divina Provvidenza di Tortona. Avrete una severa visita governativa.

Per Don Raffaele farete preparare subito una cameretta nel Probandato non in Collegio.

Date il bianco alla infermeria e scuoletta e dove più fosse necessario. Scriverò ancora.

Oggi ho telegrafato al Sindaco di Novi interressandolo per arredamento dell’Istituto Tecnico.