V078T083 V078P118

[Minuta]

Tortona, il 7 Nov. 1926

Carissimo nel Signore,

Non occorre che ti dica io il male che tu hai fatto là, dove dovevi far penitenza e redimerti; tu lo sai, e non neanche dovevi neanche osare richiedere richiedermelo. Era molto meglio sotto ogni riguardo Et de hoc, satis. Prega, e fa penitenza.

Rispondo alla seconda parte della tua lettera.

I) So di non aver fatto nulla per disonorarti: di aver fatto quanto era in me per aiutarti.

II) L’inchiesta, a tuo riguardo, è durata qualche mese; ti ho sempre difeso, fin che ho potuto: ho pregato per te, e sento il più vivo dolore di doverti dimettere. Non mi è possibile fare diversamente: Dio lo sa.

III) Ti aiuterò fin che potrò; e, se entrerai in una Congregazione o Ordine Religioso dove non ci siano ragazzi, ti rilascierò un attestato o, meglio, darò informazioni tali, che tu possa essere facilmente ricevuto. Se non ti potrò fare del bene, puoi essere sicuro che del male non te ne farò.

Però, se un consiglio posso darti, è che ti cerchi di essere un buon cristiano, o un Religioso di un Ordine di vita molto ritirata, se veramente vuoi essere tutto di Dio.

Prego per te con l’antico e immutato affetto in Gesù Cristo e nella Santa Madonna


Sac. Luigi Orione della Div. Provv.