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[Da Copia minuta, dattiloscritta, vi sono correzioni ed aggiunte di pugno di Don Orione]

Tortona, 6 gennaio 1938

Eminenza Rev.ma,


Bacio con grande venerazione la Sacra Porpora, e umilio alla Emin.za Vostra ogni miglior Augurio per l’anno nuovo.

Quando fui a Roma ho tanto desiderato di ossequiarLa, ma Vostra Eminenza era fuori; dovrò tornarvi prossimamente, e sarà mio grato dovere di venire.

Oggi viene, per me, il Sac.te Prof. Gaetano Piccinini, Direttore dell’Istituto San Filippo Neri, aperto in Roma al principio all’inizio di questo anno scolastico, sull’Appia Nuova, a lato della Chiesa Parrocchiale d’Ognissanti.

Si Ora si vorrebbe farne un po’ d’inaugurazione, il 16 di questo mese.

Già esposi la cosa a Sua Emin.za Rev.ma il Sig. Cardinal Vicario Genle di S. S.; il quale accettò di presenziare.

Terrebbe il discorso Sua Eccellenza Federzoni, Presidente del Senato; Sua Emin.za il Sig.r l’Eminent.mo Cardinal Vicario mi disse che nulla aveva in contrario.

Spero che la cerimonia verrà onorata dall’intervento di alcuni Emin.mi, e, se la mia non fosse temerità, ardirei invitare rispettosamente la Eminenza Vostra Rev.ma.

Presenzierà pure S. Eccellenza il Ministro Lantini di Desio, S. Eccellenza il Sen. G. Gasperini, Presidente della Corte dei Conti, e qualche altra personalità.

L’Edificio, tutto nuovo, è per Scuole, e secondo le moderne esigenze.

La Divina Provvidenza, poiché è tutto Essa che fa, confido che manderà da pagarlo, già ha si è potuto dare circa due milioni un buon acconto, (?) circa due milioni.

L’Istituto oggi accoglie una popolazione scolastica di 800 alunni, tra Elementari e Magistrali, tutti esterni. Abbiamo anche le scuole Serali.







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Scopo precipuo è di dare ai figli del popolo del di quel vasto Quartiere Appio una educazione sinceramente cristiana, e di trarre dai migliori elementi dei bravi Maestri Cattolici, specialmente per le Scuole Italiane all’Estero.

Gli Insegnanti, nella loro quasi totalità, sono Religiosi nostri della Piccola Opera della Divina Provvidenza, tutti provvisti di titoli. Da alcuni anni teniamo in Italia Scuole Secondiarie parificate già alunni già alunni utili alle che da alcuni anni teniamo in Italia.

Ma tutto sarebbe vano, Eminenza, se la benedizione di Dio non scendesse larga e confortatrice su quel nuovo Istituto che, unico forse nell’Urbe, osò prende prender nome perché vuole prendere spirito dal grande Apostolo della gioventù romana del secolo XVI.

Eminenza Rev.ma, ecco, vengo umilmente ad implorare la benedizione del “dolce Cristo in terra”, poiché è dalle mani auguste del Papa che discendono le benedizioni di Gesù Cristo, Nostro Signore.

Voglia degnarsi Eminenza Rev.ma, di ottenerci dalla bontà del nostro Santo Padre tanta consolazione e celeste auspicio!

Non ho parole per esprimere, Eminenza, tutta la profonda gratitudine mia e deimiei Religiosi; pongo tutto il mio cuore, la mia povera vita, e l’umile Congregazione ai piedi benedetti di Sua Santità come uno straccio, come l’ultimo straccio della Divina Provvidenza e della Santa Chiesa: siamo i Suoi figli più piccoli, ma, Deo adiuvante, vogliamo esserGli figli devotissimi, obbedientissimi, amantissimi usquem ad mortem, e poi anche in Paradiso.

Con tanta molta devozione, sono sono di Vostra Eminenza Rev.ma umile servitore in Gesù Cristo e nella Santa Madonna