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[Lettera]
Tortona, 5 Sett.bre 1939.
Rev.mo Padre Visitatore,
Il Signore sia sempre con noi!
Ricevo la venerata lettera di V. Eccellenza del 4 c. m. con copia della lettera a Don Gemelli, e La ringrazio. Molto bene.
Le do qualche informazione. Previa una commovente funzione di addio al Santuario, jeri mattina partivano di qui, diretti in patria, N. 18 Polacchi, due Sacerdoti e sedici Chierici, altro loro Sacerdote si sarebbe unito ad essi al Consolato polacco di Milano, dove erano attesi per vidimare i documenti.
Sabato, 2 c., ci era stato detto dal Console che c’era tempo tre giorni e anche più; tutti già avevano le carte in regola, non mancava che una timbratura.
Giunti verso le nove al Consolato, il Console comunicò un telegramma di domenica sera che la frontiera polacca era stata chiusa.
Fece un sollecito con i nomi, e assicurò che, entro quindici giorni, avranno il lascia passare.
Li ho fermati a Venezia, in attesa.
Ho scritto al Nunzio di Varsavia, per posta ordinaria e per via aerea, pregandolo dè Suoi consigli circa i nostri due di colà.
Dopo avere pregato, mi è venuto di sottoporre alla Sua intelligente bontà se non fosse possibile aggregare al personale della Nunziatura, in qualità di addetto, di scrivano; dato il lavoro eccezionale del momento, il Don Marabotto. Questi parla bene il polacco, sa il tedesco ed il francese ed è buon italiano.
Non è richiamato, né lui né Don Zanotta; lui poi ha già un’età che anche in caso che l’Italia entri in guerra, difficilmente sarebbe richiamato, ed è poi sacerdote.
Certo che, se potesse restare, sarebbe di grande aiuto, per non dire veramente necessario, tanto più ora con una trentina di nostri polacchi, tra i già tornati e quelli che ritornano. Poi è sempre meglio, sotto più riguardi, che in Nunziatura vi sia un italiano che uno straniero, se di aiuto hanno bisogno. Ora fò pregare, e speriamo! Purché le lettere giungano a tempo.
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Del resto, tutto come a Dio piace.
Ho ricevuto un biglietto da Suo nipote, lo mando, perché penso che Le farà piacere, per la serenità dello spirito.
Devoti ossequi da me, da Don Sterpi, Don Perduca da tutti, da tutti: preghi sempre per noi e ci benedica. In N. Signore e nella Santa Madonna Suo obbl.mo e umile servitore in X.sto Signore
Sac. G. Luigi Orione
dei Figli della Div. Provvidenza