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[Da Copia dattiloscritta]
Tortona, 25 Ottobre 1939. XVII
Minuta per D. Bariani Enrico
A Sua Eccellenza il Signore
Sig. Gr. Uff. Dr. Domenico Soprano
Prefetto di Alessandria
Eccellenza,
in data 25 Settembre 1939 XVII, ritenni conveniente portare a conoscenza della Eccellenza Vostra la incresciosa situazione che si era venuta creando a mio riguardo, non so con quanta rettitudine di intendimenti, in forza di una deliberazione presa dal Signor Presidente dell’Ospedale Civile di Tortona, di cui sono Cappellano dal 1921 al 1925 e poi dal 1933 a tutt’oggi.
Date certe voci che in questi giorni si fanno correre per la città, non conformi al vero e a mio danno, ritengo doveroso, a maggior chiarimento del già esposto e unicamente per la verità, aggiungere:
1) Che durante tutto il periodo di tempo dacché sono Cappellano dell’Ospedale di Tortona mai l’Amministrazione di detto Ospedale pensò a che mi fosse passato il vitto.
2) Il servizio religioso ai degenti è sempre stato atteso scrupolosamente, tanto che nessun malato, di quanti hanno richiesto i Sacramenti, è morto senza di essi. E quando, per legittime ragioni, non potei personalmente assisterli, sempre mi sono fatto sostituire da Sacerdoti degni della mia Congregazione. Né mai la competente Autorità Ecclesiastica, direttamente interessata, ebbe a rivolgere a me o a Don Orione, mio Superiore, la minima osservazione.
3) Che io abbia adempito, e in lodevole modo, al mio dovere di Cappellano dell’Ospedale, lo ebbe pure a dichiarare, anche ultimamente, lo stesso Signore Presidente in carica, quando, il 29 dello scorso Settembre, scrivendo, a mia insaputa a Sua Eccellenza
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Mons. nostro Vescovo, dichiarava il “suo vivo rammarico per dover rinunciare al servizio sin qui con amorevole zelo prestato da Don Bariani.”
Tanto, con coscienza di Sacerdote e lealtà di Capitano Mutilato degli Alpini, porto a cognizione di Vostra Eccellenza, perché Voi, Signor Prefetto, conosciate di Tortona uomini e cose.
Fidato in Voi, e con la più alta considerazione, mi onoro dirmi
di Vostra Eccellenza