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[Da copia dattiloscritta]
Tu con mirabil arte i beni disvelasti, onde alle menti cui non offre ancora l’impura rabbia di protervo orgoglio, e più vivo e sincero diffondi il raggio dell’eterno vero.
- Canzone -
Al venerato amico Don Carlo Bottaro nelle faustissime nozze d’argento del Suo Sacerdozio.
Di sue vittorie altera
E di conquiste nove
Avida sempre e non contenta mai,
del senno antico erede
E pur tenace degli antichi errori,
volge un’età che, la gagliarda fede
disprezzando degli avi e d'ogni legge
il fren rompendo, al Cielo stesso
fiera implacabil guerra; intima
e vaneggiando estima
con mendaci spiegar filosofemi.
Così la gracil nota
del solitario augel, che canta ascoso fra l’ombra e la verdura,
si confonde coll’inno armonioso che al Supremo Fattor manda natura