V078T151 V078P200

[Da copia dattiloscritta]

Tu con mirabil arte i beni disvelasti, onde alle menti cui non offre ancora l’impura rabbia di protervo orgoglio, e più vivo e sincero diffondi il raggio dell’eterno vero.



- Canzone -


Al venerato amico Don Carlo Bottaro nelle faustissime nozze d’argento del Suo Sacerdozio.


Di sue vittorie altera

E di conquiste nove

Avida sempre e non contenta mai,

del senno antico erede

E pur tenace degli antichi errori,

volge un’età che, la gagliarda fede

disprezzando degli avi e d'ogni legge

il fren rompendo, al Cielo stesso

fiera implacabil guerra; intima

e vaneggiando estima

con mendaci spiegar filosofemi.


Così la gracil nota

del solitario augel, che canta ascoso  fra l’ombra e la verdura,

si confonde coll’inno armonioso che al Supremo Fattor manda natura