V078T187 V078P248

[Da copia dattiloscritta. Vi sono correzioni e aggiunte di Don Orione]

Pro Memoria

La Giunta Municipale di Novi Ligure all’unanimità, e poi il Consiglio Comunale (Amministrazione nazionale - fascista) quasi all’unanimità hanno approvato la vendita dell’ex Collegio San Giorgio in Novi a Don Orione per la somma di lire 300.000, imponendogli la condizione che riapra in Novi il Collegio per alimentare il R. Ginnasio-Liceo, ivi esistenti. Di più il Don Orione si è impegnato di istituire a Novi Ligure, Città eminentemente industriale, l’Istituto Tecnico, vivamente desiderato dalla Cittadinanza. Ma l’avv. Martelli, noto massone di Novi, e membro della Giunta Provinciale, e l’Ingegner Manassero, di origine del Partito popolare, pare siasi data la mano per fare naufragare la pratica presso l’autorità tutoria (Prefettura di Alessandria). Ad insaputa della Giunta fu nominato un perito per far valutare lo stabile ad un prezzo assai elevato, allo scopo evidente di impedire che l’Autorità tutoria approvi il deliberato dell’Amministrazione Comunale di Novi, sia per dare scacco ai nazionali-fascisti, come per impedire settariamente la apertura di un Collegio ove si educhi ad onesto vivere cristiano e civile.

In verità lo stabile potrebbe essere valutato anche più di L. 300.000; ma è a tenersi presente che al Don Orione s’impone l’onere di riaprire il Collegio, almeno per 29 anni; e che, per rimettere oggi quello stabile ridotto in pessimo stato sul piede d’un Collegio, ci vogliono non meno di altre lire 200.000 in riparazioni, pavimenti ecc. Di più il Don Orione si è impegnato ad aprire subito il primo quadriennio d’Istituto tecnico, e poi a completarlo, - il che gli importerà un onere, per soli Professori, di oltre L. 60.000 annue, fin dal primo anno.

Inoltre, nella perizia fatta, pur di elevare il prezzo, fu dagli avversarî compresa anche la Chiesa di S. Giorgio, chiesa già pubblica, e che, dovendo essere riaperta al culto, passa senz’altro all’Autorità Ecclesiastica, quindi è parte di stabile da non doversi computare.









V078P249


Ad impedire la indegna manovra settaria (massonico - popolare) si prega di far pervenire un’alta parola al Prefetto di Alessandria, perché la deliberazione in merito della maggioranza amministrativa della Città di Novi abbia l’appoggio del Prefetto, tanto più che essa ha pure tutto il favore della Cittadinanza Novese e del circondario. Si può affermare che Monsignor Grassi, Vescovo di Tortona e di Novi, Commendatore della Corona d’Italia, ben noto per le sue idee patriottiche, vedrebbe molto bene lo svolgimento felice di questa pratica.