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[Minuta]

Roma, 

Rev.mo Padre Abate    

di Grottaferrata

Ringrazio della Sua lettera, e, onde non nascano altri equivoci sempre spiacevoli, rispettosamente faccio rilevare che nel colloquio intervenuto alla Badia, alla d io non ho sostanzialmente chiesto in che la pratica esecuzione, sic et simpliciter, della convenzione già prima da ambo le parti firmata accettata e firmata non so quindi comprendere di quali estremi sacrifici V. Paternità intenda parlare.

Quando ho letto L'unica cosa su cui anche P. Guglielmo che ho gradito in più , anche per il benevolo interessamento di che mostra in ciò il Rev.mo Padre Guglielmo, furono le 400 lire in più quale emolumen offerte quale compenso per la una Messa festiva computando elemosina festiva in lire 5. Non ho chiesto gli arretrati.

Quando Il Santo Padre non mi parlò disse di mettervi due Sacerdoti, me ne parlò invece Padre Guglielmo e poi se ne parlò al anche alla Badia, ed ma avranno certo rilevato che mi sono limitato a rispondere che ben volentieri li avrei messi purché avessero fosse risultato che avevano da vivere e non si dovesse andare andasse pitoccando di casa in casa.

Non potevo rispondere diversamente.

Io del resto fui sempre e sono sempre del parere di mettere due Sacerdoti, ma Vostra Paternità vorrà pur riconoscere che le cose erano al punto che non aveva modo di vivere neanche per uno, poiché con 700 lire annul oggi certo non si un Sacerdote non vive. Nessuno al posto mio avrebbe potuto rispondere diversamente.

Quanto al Don Enrico, lo proposi anche in via anche provvisoria dopo parendomi nel Signore che ciò fosse di bene alle anime della Parrocchia e dirò anche nell’interesse anche al Monastero sotto ogni più riguardi.

Io non ho Per delicato riguardo non ho fatto mai il nome del Papa né ho creduto crederei mai dovermi valere di quanto il S. Padre ho sentito dal S. Padre da Lui ma posso dacché Padre Guglielmo e V. Paternità unicamente perche P. Guglielmo e Vostra Paternità possano valutare e non lo avrei tirato in ballo se il Padre Guglielmo e Vostra Paternità non mi poi mi avessero scritto che il Santo Padre non vuole più il ritorno di Don Enrico a Grottaferrata.

       



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Io questa Dunque anche perché non si pensi che facendo quella mia proposta io volessi proponessi qualche cosa che il Papa non vuole, dirò che il Sua Santità non ha detto disse di togliere il Don Enrico o almeno per lo meno mi lasciò libero, poiché avendogli posta la precisa domanda detto che lo avrei tolto subito se Egli desiderava che lo togliessi, Egli si degnò dirmi rispondermi che non questo non mi diceva questo e “che anzi vi erano stati parecchi a raccomandarglielo”.

Sono stato ancora a Grottaferrata, sono stato a Frascati, ho fatto un'inchiesta molto serena alta) serena, e ho sentito con piacere che tutti, ad una voce, sono col Don Contardi. Lo facevo anche nell'interesse della Badia.

Io al Santo Padre non dissi nulla, non scrissi nulla, non mi sono rivolto a nessuno, fuorché al Crocifisso.

Avranno ben compreso rilevato che, quando si parlò di metterne due, ho risposto di sì, “purché sempreché ci sia da vivere, senza dover mendicare il pranzo o la cena in questa o quell’altra famiglia”. Non mi hanno parlato di Don Enrico affatto.

Quando mi dissero Padre Guglielmo mi scrisse che era volontà del Santo Padre la rimozione di Don Enrico, io neanche dissi che a me ciò non risultava, ma ho scritto a Lui che, fatta astrazione da tutto, io e tutti noi vogliamo col divino aiuto, essere figli obbedienti ad ogni desiderio del Santo Padre Vicario di Gesù Cristo. Non

Certo mi spiace assai che persone turbolenti del paese abbiano ricorso al Santo Padre contro il Monastero; ma io prego credere che questo affatto ignoravo e mai ho detto parola che potesse e non né mai mi sarei venuto a l lagnato del modo col Santo Padre né sarei ritornato, se non fossi stato pregato chiamato da Padre Guglielmo per ordine del S. Padre di Sua Santità.

Quell'altro che io ho letto, non era che una più esplicita dichiarazione dei patti prima fatti.

Io non dovevo allontanare il Don Contardi, come mi si era chiesto, in modo sotterra che egli neanche più pot venisse a ritirare le sue poche robe. Questo si fa Questo mi sarebbe stato facile e comodo. Sarebbe stato un provvedimento odioso e ingiusto, da ricordare quella brutta pagina del Manzoni, dove un povero P. Provinciale e un Conte Zio buttano il pov Padre Cristoforo dalla Lombardia a Rimini, a piedi, con un pezzo di pane nella sporta. Perché col suo spirito. No, quella che potè pare la misura Io manderò a Grottaferrata un sacerdote

Caro Padre Abate, se il Don Contardi avesse visto e taciuto, Don Contardi non avrebbe avuto l’ostracismo dalla Badia; ma egli vide ed ha parlato con chi doveva parlare ed ha dovuto insistere, come per togliere onde impedire scandali nella Badia, e di là nasce la guerra, dalla passione: bisognava allontanarlo e che neanche venisse potesse ritornare a riprendersi le sue i suoi poveri stracci!        


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Con quello che danno E crede Lei che con lire 2500 oggi non so se in tre 4 non possano vivere pensi poi se si senza tener conto che si dovessero dedurre lire 300 per le Suore etc…

  

Mio dovere è era semplicemente questo: venire con ogni migliore disposizione sentire Padre Guglielmo la volontà e i desiderî del Santo Padre, Padre Guglielmo, i Monaci, in più il Vicario Capitolare di Grottaferrata e fare una coscienziosa inchiesta molto serena ed elevata.

Togliere Don Enrico anche dagli Squarciarelli, se egli mi risultasse colpevole di tale pro qualche cosa; difenderlo e insistere che tornasse al suo posto di lavoro se innocente e calunniato meritevole di essere sostenuto.

In ogni evenienza ubbidire ai desiderî del Papa senza discutere affatto quand'Esso avesse detto espresso il semplice desiderio di mettere un altro a Grottaferrata.

Questo il Papa non mi disse affatto anzi mi aggiunse che parecchie persone glielo gli avevano raccomandato il Don Enrico per il bene grande che ha fatto, bene che non viene negato neanche dai suoi Monaci.

Vi deve essere dunque una ragione per cui questi lo vogliono tolto. E la ragione è questa.

I Monaci e Padre Guglielmo invece vogliono l'allontanamento di Don Enrico ma nulla mi dissero di serio contro di lui da renderlo tale da meritare un simile ingiusto ed odioso provvedimento. La Curia di Frascati e la popolazione di Grottaferrata vuole il suo Parroco     



Caro e venerato Padre Guglielmo,


Io La mia risposta alla Sua non può e non deve essere che è semplicemente questa: nulla più amo e desidero che di fare la volontà del S. Padre: questo per divina grazia, è stato l'amore di tutta la mia povera vita.

Preghi per me sempre, e mi abbia in Gesù Cristo e nella Madonna SS.

per suo aff.mo servitore