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[Minuta]

Opera Nazionale di Patronato “Regina Elena”

per gli Orfani del Terremoto

Sotto Comitato di Messina

Mi trovo nella baracca del Patronato, e scrivo di qui, per non raccogliermi e non destare sospetti.

Ho ricevuto la lettera di Vostra Eminenza Rev.ma, e ne sono ancora confuso, e confortato ad un tempo.

La degnazione di Vostra Eminenza nella nel voler scrivere di suo carattere a me, figlio di poveri bifolchi, mi fa sempre più ammirare sempre più la profonda umiltà Sua e le sue espressioni di Sua bontà mi danno veramente grande consolazione vedendo sempre più considerando quanto è  buona Madre la Santa Chiesa anche coi figli più piccoli.

Che grande conto però domanderà Nostro Signore che mi usa se dopo tanta carità che Egli mi usa, io non mi metterò darò ad amarlo e servirlo davvero!

Oh quanti, se avessero ricevuto la minima parte dei tesori di divine misericordie che N. Signore versa sull'anima mia, si sarebbero già consumati nell'amarlo!

Io supplico perciò Vostra Eminenza di aiutarmi, pregan raccomandandomi di continuo al Signore e alla Madonna SS.

Il fatto grave qui è, pur troppo, quello a cui accenna V. E. Rev.ma, che ciò Sua Eccellenza Mons. Arcivescovo è in mano di un Sacerdote destituito di istruzione, il quale che gli fa da segretario il quale lo tiene come in un cerchio di ferro - vorrei crederei per ignoranza, ma da dati certi mi consta che in un passato non remoto, ha insieme ad alcune Suore di un Orfanotrofio dove egli dorme celebra e sta parte della giornata e sta alcune ore del giorno, ha ingannato gravemente il suo buon Vescovo, dandogli a credere che un occulto santo da Palermo si sia, per divino mandato, preso cura di dirigere Sua Eccellenza rev.ma Mons. Arcivescovo e di illuminarlo per ispirazione celeste. Le lettere si questo supposto Santo




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Si hanno Ho prove sicure che le lettere di questo supposto santo si manipolavano dal monsig. Mangraviti dallo stesso Segretario Vescovile che le lettere di questo supposto Santo insieme con dette Suore che non appartengono ad alcun Istituto sudd perché fuori uscite.

Mons. Arcivescovo per un senso di divozione e per la cieca fiducia avrebbe dichiarato di avere fede in quelle lettere e nella virtù de. Con questo mezzo Mgr. Mangr. che è  il Segr. suddetto, e quelle povere suore conducono il Vescovo a loro talento: oggi la Diocesi è  così affidata da circa tre anni a detto Sacerdote, a cui vennero dati tutti i poteri.

Io Ho visto e parlato con quelle povere figlie dette suore e sono stato pure nel loro Orfanotrofio mi risulta che esse sono due e qualche conversa e qualche conversa: tengono un Orfanotrofio dove, se si facesse una inchiesta salterebbero fuori cose irregolari e tali da dare qualche dispiacere: sono persone che non possono reggere un Istituto di ragazze; da quanto è da qualche visita fatta ho rilevato che il loro modo di diportarsi non è conforme a virtù e disciplina.

Avverto che non mi risulta in modo positivo se anche per la nota questione del Seminario c’entrino le lettere del pseudo santo ma è  certo che il potere di quelle e del Segretario non ha confine sull'animo di Sua Eccellenza Rev.ma e, come Vostra Eminenza sa, la illusione, in cose mistiche, guasta tutto l’interno e porta appunto a certe fissazioni guai quando diventa criterio di governo.

Prima di rispondere mi parve conveniente sentire Padre Mistretta, e leggergli la lettera di Vostra Eminenza. Egli ha capito che Sua Santità a qualunque costo voglia provvedere volendo a qualunque costo chiamando costì per alcuni mesi questo Santo Uomo. Or bene Padre Mistretta mi ha detto di scriverLe che questa misura, per quanto giusta in sé stessa, farebbe crede possa fare male alla salute dell'Arcivescovo: e che possa essere malissimamente interpretata sia dagli amici, sia dai nemici della Chiesa; i primi perché amano Sua Eccellenza Rev.ma che è generosissimo coi poveri infaticabile nel lavoro e di molta virtù; gli altri perché troverebbero pretesto di attaccare il Papa. Più, colui che verrebbe qui, chissà come si troverebbe con una Diocesi già difficile prima e con un clero che non che gli farebbe certo partito, se non questione di anche regionalismo e provocherebbe forse anche qualche sommossa popolare contro.

È vero che qui tutto c’è da fare ma Padre Mistretta pensa che arrivati a questo punto, purtroppo, dove non resta Sua Santità, arrivati a questo punto, Sua Santità dovrebbe       




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non consigliare, ma ordinare un Vicario Generale che lo stesso Monsignor Arcivescovo non ha, dice Lui, potuto trovare nella sua diocesi, quantunque anch’egli ammetta che sia di prima necessità.

Il Santo Padre allo stato delle cose dovrebbe imporre bisognerà pur troppo che lo imponga questo Vicario, e dire che Egli vuole comanda che si serva dell'aiuto di questo tale che fa responsabile di tutto quello che si fa nella Diocesi. Allora il S. Padre avrebbe il risultato voluto, e non si eviterebbero gli inconvenienti sopra citati temuti. Il Vescovo ritornerebbe a Messina, accompagnato dal Suo Vicario e a riposarsi per qualche tempo.

La presenza dell'Arcivescovo qui per tanti riguardi, è  pure necessaria, e agevolerebbe l'opera del Vicario. P. Mistretta mi osservava che il Vescovo è  persuaso

Creda Monsignor Arcivescovo è un Santo uomo, pronto ad ubbidire sino alla morte, e quando il Papa dice voglio, egli è contento di ubbidire; solo che atteso chi lo circuisce e il Suo stato psicologico, non sa capire che il desiderio del Papa è un comando: questo comando salverebbe tutto.

Povero me! io temo, Eminenza Rev.ma, di avere ecceduto nello scrivere la seconda questa parte di questa lettera; e lo dico perché non vorrei offendere trascorrere né dare consigli.

Con la grazia Si potrà poco per volta convincere l'Arcivescovo che è  tutto un trucco, e togliere il Segretario e quelle monache: la rimozione di certe persona sarà conseguenza necessaria della presenza del vicario e dell'azione discreta del Vicario; qui mi pare ci vorrà molto spirito di sacrificio, molta prudenza e discrezione: col Vescovo basterà l'umiltà la semplicità della colomba; ma con gli altri ci vorrà anche il resto esigendo reclamando il ritorno dell'Arcivescovo…