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[Minuta]
Buenos Aires
1) telefonare Anchorena
2) dal Nunzio - n. lettere
3) in Curia
4) Scrivere al Card. Serafini e Mgr. Bruno
Eminenza Rev.ma,
siamo
a Natale V.
Si degni gradire
accogliere Vostra Eminenza ogni
mio santo
i migliori auguri e i santi
voti di ogni
bene e grazie da Dio che deporrò ai piedi del
santo
di Gesù Bambino nella
per la Eminenza Vostra Rev.ma nella Santa Notte del Natale.
Sono
tornato jeri
dall'interiore dell’Uruguay e questa mia non potrà più giungere
pel
giorno
25 Dicembre di Natale, ma spero nelle
feste e pel capo
ancora nel periodo delle Sante Feste o ai primi del nuovo Anno.
E
Gesù
N. Signore conforti Vostra Eminenza di tutte le consolazioni
spirituali che il Suo cuore desidera e la Conservi felicemente al
bene della Chiesa.
Non
so perché anche da Genova ci
si sia mossa tanta ostilità; forse perché in altra faccenda, non ho
potuto dire che era bianco ciò che era nero? Io
Ho sempre però avuto la massima riverenza ma
e rispetto né mi sono mai rifiutato.
Ho
anche
accolto poveri Sacerdoti genovesi lapsi per
qualcuno pazzo per anni
più anni, senza chiedere un centesimo. E sono con
ben felice d'averlo potuto
fare fatto
potuto fare.
Solo
per quello che si fa a Genova per circa un migliaio e
più
di poveri, speravo più serenità
equità
serenità.
A
Genova la Divina Provvidenza tiene aperte ben cinque case per i più
derelitti, per
i
vera roba da Cottolengo, rifiutati da tutti.
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E non ho mai chiesto un soldo a nessuno, e nessuno dei fornitori andò mai dall'Arcivescovo a lamentarsi che non è pagato. È tutto la Divina Provvidenza che fa! È proprio la mano della Divina Provvidenza.
Iddio
ha scelto
preso me, perché non ha trovato sulla terra creatura più vile di
me, per far vedere che è Lui che fa. Solo a Genova si spendono circa
quattro mila lire al giorno, e non abbiamo debiti: e non ho mai
cercato danaro e
sono
lontano e non ne ho mandato.
A
In questa mia assenza, a Tortona qualcuno, che già
ambiva d'esser Vescovo e che aspett
o ritenne o si offese o perché
aspettava d'essere
appoggiato o perché ritiene di
e forse ritiene che non
io possa averlo impedito, si
è dato attorno a promuovere
è
corso a Genova e a Roma, ha promosso una sottoscrizione, servendosi
di
qualcuno
anche di altri legati a lui; e
parecchi furono deboli e
sparsero pure che io sono
stato
ho dovuto allontanarmi
fuggire etc. e parecchi furono deboli e sottoscrissero.
Per
me sono ben contento d’esser lontano da
codeste
da codeste mene ciò.
Noi
preghiamo la non si parla e attendiamo
Ho detto ai miei di pagare, di tacere e attendere in
Domino
fidenti.
Eccellenza,
se lo può, aiuti questa povera nascente Congregazione. Essa
Nulla abbiamo chiesto se non ciò che Mgr. Bandi, il Vescovo stesso
di Tortona ai cui piedi siamo nati, ha direttamente domandato al S.
Padre Pio X, perché si avesse in Tortona la Casa Madre con l'annessa
chiesa per
i
pei
Sacerdoti e Chierici.
E Pio X annuì alla domanda del Vescovo.
Quello
che il Vescovo e un Papa ci hanno dato, perché ora
vorrebbero levarcelo, mentre ne abbiamo tanto
più bisogno di prima? Che male abbiamo fatto?
Io
e la mia Congregazione siamo sempre stati a
disp
a piena disposizione dei Vescovi di Tortona. In che cosa ho
abbiamo mai disubbidito o dato un solo dispiacere al Vescovo?
In
una vasta Diocesi di 300 Parrocchie, dove nessun Ordine o
Congregazione ha una Parrocchia, che
non è grave danno è
che
se una sola
Parrocchia sia
è data ad una Congregazione che è nata in Diocesi, con
che da
decine d'anni
lavora per
con predicazioni, confessioni, Reggenze parrocchiali, tiene op
tutte
le Opere di carità dove
che nessun altro Sacerdote vuole andare
perché gratuite etc. Che danno c’è che ho fornito la Diocesi di
molti Sacerdoti darci una Parrocchia, mentre si è pronti a
rinunciare al beneficio parrocchiale
in favore delle Istituzioni Diocesane?
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E
dopo che si tiene
Forse che la Congregazione non ha tenuto alto e onorato il nome della
Diocesi in
It
e del Clero tortonese in Italia e all'estero?
Quale demerito dunque abbiamo?
O non avrebbero dovuto darcela per un senso di riguardo e di equità anche non ci fosse stato il Rescritto pontificio, e la domanda stessa del Vescovo Bandi?
Per
grazia di Dio io sono sempre stato uno straccio ai piedi dei Vescovi
e della Santa Chiesa, e i miei Sacerdoti anch'essi andarono sempre
dove i Vescovi li hanno mandati: tutta la mia povera vita è
consacrata
e la Congregazione è consacrata a servire in umiltà e fedeltà i
Vescovi e la Santa Sede.
E
togliamo
scandali alla Diocesi
cerchiamo di togliere spine dai fianchi dei Vescovi prendendo i
Sacerdoti
caduti
che nessuno vuole.
È
brutto
Non è bello dover dire quel po’ di bene che con la grazia di Dio
si fa, ci si è costretti. Perché
non si
Umilmente prego che si aiuti un'Opera di
carità
come questa, che nessun altro fa, e che pure è tanto necessaria.
Eccellenza,
non ho mai chiesto nulla, eccetto che delle benedizioni che mi
sostennero nel lavoro ora umilmente chiedo che non si disfi il primo
nido della mia povera Congregazione. Togliendoci la Chiesa mi
si pone
sarei posto in tale dolorosa po
necessità.
Eccellenza,
aiuti questo povero Sacerdote che
prega e soffre
che ha tanto sofferto e
prega da tanti anni:
io sono ben misero, ma pregherò sempre sia per Sua Eminenza il Card.
Serafini che per Vostra Eccellenza Rev.ma.
La
Diocesi di Tortona Vostra Eccellenza sa
saprà bene in che stato si trova e come è dilaniata
sempre
in perturbazione per certi capi par
gruppi
partito.
Se
il nuovo Vescovo avrà una forza sicura e fedele su cui contare
sicuro
la troverà sempre nella nostra umile Congregazione che
fu sempre ognora sempre,
sempre noi
fummo ad
nutum Episcopi:
noi siamo agli ordini dei Vescovi e come stracci ai piedi dei Vescovi
e della Sede Apostolica.
Quid quid dicant, Iddio m'è testimonio che mai mi sono intrigato nelle cose della Diocesi.
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E
quando
Che se qualche rarissima
rara volta Mgr. Vescovo Grassi entrava a parlarmene sempre cercavo di
volgere il discorso ad altro, o dicevo umilmente come
lo
in Domino quello che mi
parevami giusto e
meglio per Lui.
E
poiché in questi ultimi due anni, Egli volle scegliere
farsi per
un Delegato Vescovile nel Canonico Perduca, Religioso della mia
Congregazione, (Delegato Vescovile pro forma, poiché tutti sanno che
chi faceva tutto è il Cancelliere Don Giudice), io per doverosa
delicatezza, non
andai
ho sempre evitato di andare in Curia. E
il compianto Vescovo deve aver subìto, come mi fu detto da chi può
saperlo il Cancelliere di Curia per rifiutarsi a dare esecuzione
all'ultima parte del consaputo Rescritto Pontificio - carattere molto
violento che s'impose più volte al Vescovo ma di cui Mgr. Vescovo
non pos si direbbe che non sapeva più liberarsene, perché sapeva
troppe cose.
Il
compianto vescovo
Mgr. Grassi anche
nella fatti
poi nel rifiutarsi di eseguire l’ultima parte del consaputo
Rescritto Pontificio, in episcopio deve aver subito una certa persona
non di buona fama un Sacerdote di
questa curia don Giudice il cancelliere troppo influente su di lui
sino a destare gravissime dicerie mi fu assicurato da persone fede
degne il quale sacerdote, e me lo disse più volte lo stesso Vescovo
profondamente amareggiato, dato il suo carattere violentissimo più
volte
e al corrente di troppe cose, s'imponeva bene spesso al Vescovo,
anche
facendogli delle
anche scenate indegne, ma il povero Vescovo non sapeva più
liberarsene, Dio
e Iddio ne sa il perché.
Sua
Eminenza Rev.ma il Cardinal Rossi potrebbe capire qualche cosa di
quanto sopra ho dovuto fuggevolmente accennare per un incarico avuto
da Lui, e di cui ora porto le conseguenze,
Non
posso
Né mi è dato aggiungere altro. Ma, sento
porterei consegenze
certo, da quell'altra parte si tenta farmi dolorosamente pagare
scontare le conseguenze di qualche incarico avuto da Roma, e
che pur cercai eseguire ogni
carità filiale
con delicatissima prudenza e carità.
Quello
che un
il Vescovo il quale mi ha ordinato e un Papa ci hanno dato, perché
ora levarcelo, mentre ne abbiamo tanto
bisogno più di prima? Che male abbiamo fatto.
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Sono
sempre stato uno straccio ai piedi dei Vescovi e della Santa Chiesa:
e
ho cerca
consacrato tutta la mia vita e la stessa Congregazione a da Loro
conforto perché.
Anche
qui vado raccogliendo i
nostri
Sacerdoti lapsi e cerco togliere scandali dai paesi e tolgo spine dai
fianchi dei poveri Vescovi. Perché non aiutare un'Opera come questa,
che nessuno la fa? Mentre
Non ho mai chiesto nulla eccetto che delle benedizioni e di essere
compatito nelle mie miserie.
Eccellenza,
mi
aiuti questo povero prete, io sono ben misero, ma pregherò sempre
per Lei.
La Diocesi di Tortona Vostra Eccellenza sa in che stato è.
Se
il vesc
nuovo Vescovo che
avrà una forza, la troverà sempre In una Diocesi di 300 Parrocchie
dove nessun Ordine Religioso ha Parrocchie, che male c'è dare una
Parrocchia ad una Congregazione che nata nella Diocesi che ha sempre
cercato di tenere alto e onorato il
nome anche
in Italia e all’estero il nome della Diocesi (di Tortona) e del suo
Clero Ora perché levarci ciò che il Vescovo stesso ha chiesto e Pio
X° ha concesso?
Data
la mia lontananza
ass,
qualora ci
fossero
occorressero spiegazioni etc. da dare
chiederci
prego rispettosamente
umilmente la Sacra Congregazione di rivolgersi al mio sostituto Don
Sac.te Carlo Sterpi Casa Divina Provvidenza - Tortona
Ed
ora mi Oggi
Prendendo occasione da queste dolci
care solennità Natalizie ho scritto oggi a Sua Eccellenza Monsignor
Bruno una lunga lettera diffondendomi
circa la nota vertenza per la Parrocchia di San Michele in Tortona.
E
lo
ho pregato di volerne riferire a Vostra Eminenza se lo crede
del caso
credesse opportuno.
Veda
in
po’
Eminenza Rev.ma, se può aiutare questa Piccola Opera, che non è mia
ma della Divina Provvidenza
e
che ha già.
Abbiamo
già sofferto tanto, che se ci verrà un po’ di conforto sarà una
carità grande di cui l'umile sottoscritto e
tutta la
Le sarà sempe profondamente grato, e penso anche che Nostro Signore
sarà contento e La pagherà largamente in vita e in Paradiso.
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N
Siamo nelle mani del Signore e tutti continuiamo a pregare e in
silentio e con ogni fiducia nella bontà della causa e nella carità
dei Superiori.
Bacio con profonda venerazione la Sacra Porpora e rinnovando Auguri e ossequi