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[Minuta]
Pequeno Cottolengo Argentino Claypole F.C.S.
Il Cuore di Gesù che ha tanto amato gli uomini.
La liberalità del suo cuore: scorreva le contrade della Palestina benefaciendo et sanando omnes, apportando a tutti benedizione e salute.
Ma più meraviglioso nell'Eucaristia, dove se ne sta con le mani piene di grazie e c'invita ad accostarci a riceverle.
Qui sitit veniat ad me! Oh quante acque di grazie hanno bevuto i fedeli a questa fonte divina! La Samaritana.
Sofferenze di Gesù durante la sua vita visibile.
Ma gli avvilimenti, le villanie sono superate nel SS. Sacramento dell'Amore. E più volte al giorno: sacrilegi etc.
Soffrì allora da chi nol conosceva ma ora da chi lo conosce: allora mortale, ora glorioso.
Dopo le sofferenze morte di Gesù atrocissima, per nostro amore. Fu spettacolo così grande che scosse la terra, si oscurò il cielo, l'inferno si scompigliò e fremette.
Questo spettacolo si rinnova nella SS. Eucarestia, dove Gesù Cr. rinnova quello stesso sacrifizio che già fece di sé sul Calvario finalmente tra le opere meravigliose del Signore spicca quella di avere stabilito Sé stesso per mercede eterna. Ego merces tua magna nimis. Ora l’Eucaristia è pignus futurae gloriae: è pegno di quella grande mercede. Ce ne assicura egli stesso: Qui manducat meam carnem et bibit meum sanguinem, habet vitam aeternam: habet - per darci la sicurezza: chi ha il pegno in mano è sicuro del capitale per cui riguardo è stato dato il pegno, così chi riceve il SS. Sacramento è sicuro, ha il pegno: pignus futurae gloriae.
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Ah come è mai possibile non amare Gesù?
S. Paolo anatema. Dopo un amore così eccessivo? Il figlio di Gionata - Davide salito sul trono dei suoi padri non temere, l'avrebbe fatto sedere alla sua mensa.
Sorpreso da un tratto di tanta bontà gli cadde ai piedi, lo adorò , lo ringraziò , se ne dichiarò immeritevole. Quis ego sum servus tus, quoniam respexisti super me?
L'amore ha spinto Gesù a darsi tutto a noi. Charitas! Omnia vincit amor et non cedamus non viviamo più per noi, ma a Lui solo.
La carità , l'amore di G. Cr. per noi nell'avere istituita la SS. Eucaristia è compendio è sintesi di tutte le opere della sua infinita bontà e misericordia. Davide, (Ps. CX), parlando in ispirito del SS. Sacramento, disse che in esso il Signore ha epilogate e messe come un compendio le opere più meravigliose e stupende della sua infinita carità, altronde operante a vantaggio di coloro che lo temono. Memoriam fecit mirabilium suorum misericors et miserator Dominus: escam dedit timentibus. Scorriamo brevemente le tante meraviglie operate da Dio a nostro favore.
I Le meraviglie degli esseri: creazione: la sua potenza: una volta - più grande meraviglia è quella che esercita - più volte al giorno - nel SS. Sacramento dell'Eucaristia, dove con un prodigio affatto inaudito dà a se stesso un essere sacramentale per divenire nostro cibo e nostra bevanda.
II Dio è una meraviglia ci diede la sua immagine: fecit hominem: più grande meraviglia non solo la sua immagine, ma tutto sé stesso in C. S. A. Div.
III È gran meraviglia nell'ordine della natura la conservazione della nostra vita temporale che a ragione può dirsi una continua creazione: se Dio ritirasse la sua pr. mano torneremo nel nulla. Ma che ha mai a fare questa meraviglia verso di quella che
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Egli opera nel SS. Sacramento con cui ci conserva non già la vita temporale misera e caduca, ma bensì la vita spirituale, a quella tanto superiore in eccell. quanto il cielo sovrasta la terra e l'anima al corpo.
La Eucaristia ha tale virtù che ricevuta nelle anime nostre le alimenta e le conforta a vivere della vita medesima di Dio: Qui manducat me, et ipse vivet propter me (Ioan, IV.) veni ut vitam habeant et adundantis habeant.
Dall’ordine naturale solleviamo il pensiero all'ordine di quelle cose più elevate che Dio fece per nostro amore.
I Propter nos homines et pr. n. s. descendit de coelo si incarnò per amor nostro si fece uomo. Semetipsum exin. formam servi accipiens: San Paolo ai Filippesi.
Conversò con gli uomini: in terris visus est et cum hominibus conversatus est. Ciò fu meraviglia sì grande che stupì gli Ang.
Ma non è minor meraviglia che opera l'amorosissimo Signor N. ogni giorno ed ogni momento nel SS. Sac. dove, come dice Sant’Agostino Egli si incarna, in certa maniera, nelle mani dei Sacerdoti quando consacrano, e si abbassa a tal punto da prendere non già la forma d'uomo, ma l’apparenza del pane, e così nasconde sotto le specie del pane e del vino non solo la sua umanità ma la divinità.
II Incarnatosi per n. amore, e prese le n. sembianze, si fece tutto a tutti: amore a tutti per accomodarsi ai poveri nacque povero in una grotta per incontrare il genio dei grandi della stirpe di Davide, da una Principessa per affezionarsi la gente del popolo: i pastori: dei potenti: i Re Magi. Coi pellegrini in Egitto, con gli esuli, con gli operai, lavorò sudò coi saggi e sapienti, disputò coi Dottori: prese mille forme per cattivarsi l'amore degli uomini e farsi tutto a tutti.
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Maggiore meraviglia Egli opera nel Sacr. dell'Eucarestia, dove non per alcun tempo, non ad alcune persone, ma sino alla consumazione dei secoli ed ai fedeli di ogni nazione di ogni condizione donò tutto sé stesso e si fa tutto a tutti per guadagnarli tutti al suo amore.
Si
fa trovare in ogni borgo in ogni chiesa, chiuso nei Sacrarî,
abscon
trasportare in ogni vile capanna in ogni ospedale, in ogni prigione.
Nessuno è escluso dall'avvicinarsi a Lui, dal trattare con Lui, il p. e il s. il piccolo e il gr. il povero e il ricco hanno lo stesso nome.