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[Minuta non tutta di pugno di don Orione]
Charitas!
“Dio è carità, e chi dimora in carità, dimora in Dio, e Dio è con lui”.
Oh benedetto Signore e Padre, chi mi darà d’intendere e di investigare tutta la misteriosa profondità di queste parole? In esse è uno splendore di luce, che non è più vivo quello dei Cherubini e dei Serafini.
Tu sei carità: e dunque Tu ardi di amore infinito in Te stesso, e anzi l'amare infinitamente è anche la tua natura.
Nel mistero profondissimo della tua vita interiore e del moto spirituale, che Tu hai in te stesso, entra per gran parte l’infinito tuo amore.
Amando infinitamente il tuo Figliuolo termine e Verbo del tuo intelletto, Tu produci lo Spirito Santo, che è esso stesso infinito amore!
Oh altissimo mistero nascosto agli uomini, insino a che erano vittima dello egoismo, e svelatoci dall'infinita bontà del tuo Unigenito!
Oh mistero dolcissimo, che ci sveli ineffabili somiglianze tra Dio e l’uomo! Tu sei carità, o Signore; ma la carità tua non si diffonde solo in Te stesso, ancorché questa diffusione sia infinita.
La carità tua ecco che, come ardente fiamma, trabocca, si versa al di fuori, e riempie d’amore l’universo.
Per l’amore di ciò che non ancora è, ma che indubbiamente sarà, Tu crei; per amore Tu ordini tutte le creature tue in una stupenda armonia, o più tosto in una musica universale, simbolo e testimonio d’amore.
Che è mai quel misterioso attraimento che vediamo tra molecole e molecole, tra genere e genere, tra specie e specie, tra corpo e corpo, tra anima e anima, se non un testimonio, uno specchio, una derivazione imperfetta dell'amor tuo infinito?
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Ma il miracolo della tua carità , o Signore, è l'uomo, sono io stesso che ti parlo. Mentre che le altre creature, perché prive d'intelletto, non ti amano, io ti conosco e ti amo. Le altre creature sono fatte per servirti, io per amarti; e l'amarti riverentemente è la disciplina e la desideratissima servitù che Tu chiedi a me.
Tutto ciò che fanno le altre creature, dipende necessariamente da Te; io solo nell'amarti dipendo da Te, e intanto son libero.
Anzi la grandezza e la gloria della mia libertà è questa, che nell'amarti io sono libero; ond'è che non posso amarti senza di Te, ma neanche posso amarti senza di me.
Tu sei carità, o Signore; e l'amor tuo verso di me produce l'amor mio verso di Te: sicché tra noi sorge come una catena aurea, che ci lega dolcissimamente insieme.Così si intende che chi dimora in carità dimora in Dio, e Dio in lui.
Ma quale differenza tra i due amori! Tu ami infinitamente l'uomo, ancorché i peccati suoi da Adamo sin oggi siano forse in maggior numero dei granelli dell'arena del mare: e l'uomo o non ti ama, o t'ama freddamente, benché i benefizî che Tu gli hai fatti, superino di certo le gocce d'acqua delle nuvole, dei fiumi, dei fonti, del mare.
Tu ami infinitamente l'uomo; e poiché sei Beatitudine pienissima a Te stesso, non hai bisogno dell’uomo. L'uomo ha tanto bisogno di Te, che fuori di Te non trova che dubbi, fastidî, dolore e morte; e pure o non t'ama, o ti ama freddamente.
Tu ami l'uomo nello stesso momento che bestemmia il tuo Nome, spregia la tua parola, conculca la tua legge, offende i tuoi ministri, opprime la tua Chiesa: e l'uomo non t'ama neanche quando son visibili i tuoi benefizî, e manifesta è la tua misericordia!
Oh Signore, oh Padre, che gran mistero di debolezza, di contraddizione e di miseria è mai l’uomo!
Tra tante miserie però della mia inferma e corrotta natura ben io posso, o Signore, umiliarmi davanti a Te e pregarti; ed ecco che ora mi umilio e Ti prego. Tu sei carità , e mi ami: io voglio imitarti, vivendo vita di carità, e amarti.
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L'amor mio voglio che sia come una fiamma, che salga prima a Te e si diffonda poi a tutta la terra.
Amare Te, e in Te tutte le creature tue, buone o cattive, vicine o lontane, questo è il desiderio supremo della mia vita. Se io nol saprò fare, è meglio Signore, che Tu mi lasci morire.
Che importa a me che degli uomini, taluni mi siano nemici? Queste tue creature le sostieni Tu in vita? Portano ancora l'immagine di Te? Possono un giorno bearsi della tua visione e del tuo amore? Signore, se io non so amarle, lasciami piuttosto morire.
Oh che soavità , che grandezza, che nobiltà è in questo amore!
Tutti
i tesori del mondo sono men che niente in comparazione del tesoro
della tua carità. Amen
Alfonso Cardinale Capecelatro