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[Minuta]

Mio caro e buon Padre,


Sono giunto stasera, e ho trovato la lettera di Vostra Eccellenza Rev.ma: sit Nomen Domini benedictum!

Ho rimesse le due lettere che erano accluse, e perché è tardi mi piace scriverVi Vi scrivo non potendo venire.

Vi ringrazio e Vi benedico di tutta la vostra tutto, e sia benedetto il Signore di tutto; io Vi voglio monto più bene in Domino: voglio riposare nel Signore sempre, e ripongo sento, per la Sua grazia, un'illimitata fiducia nella Sua bontà.

Sento che sono molto peccatore e indegno di essere figlio di Dio e Sacerdote nella Sua Santa Chiesa: voglio vivere e morire da vero figlio della Santa Chiesa e mi affido pienamente ai suoi Vostri santi piedi come roba della Santa Madre Chiesa Cattolica.

Quello che Vi ho domandato ripetutamente l'ho fatto come un figlio a suo Padre, e Ve l'ho domandato per amore di Dio, è un voto che ho fatto in un momento di grande misericordia sull'anima mia ma non ve lo domanderò più: sia fatta la volontà del Signore, non voglio altra cosa.

No, non Vi darò dei dispiaceri, benché sento di essere un povero miserabile peccatore, e tremi al pensare che ve ne posso dare.

Tra me che scrivo e piango e il Signore Nostro Gesù Sacramentato non c’è che pochi passi, e Lui vede che non mento: no, non vi darò dei dispiaceri, colla con la sua grazia di Dio.

Che se pel mio bene e della Diocesi non mi voleste più in Diocesi, ditemelo che me ne andrò quietamente, e nessuno saprà mai niente, e pregherò per Voi come un figlio può pregare per sua madre. 






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Piuttosto che darvi dei dispiaceri vorrei uscire di Diocesi, piuttosto, fatemi la carità di se v'accorgete che ve ne do per mia debolezza, cosa volete che vi dica? Cacciatemi via, o ditemi nel Signore va!

Se volete credeste che qui metta uno dei miei un altro, ditemelo che lo metterò: vi darò la lista dei Sacerdoti, metterete quello che crederete meglio per la Casa.