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[Vedere pure Volume Lettere, n° 59, a pagina 207,
vi è la presente lettera completa]
Dì Tortona, il I4 Maggio 1892.
A. M. D. G.
Signora Chiesa,
Forse inconsciamente e credendovi di far bene avete suscitato nell'animo di mia madre sentimenti avversi ad un'opera che potrebbe essere opera di Dio.
Vi prego a non soffiar nel fuoco; ma a guardare anzi se si può spegnerlo.
Che se vi sentite in dovere di parlare per impedire lo scandaloso spettacolo di un povero chierico pazzo: parlate pure; ma prima sarebbe buona cosa consigliarsene col Confessore e con Gesù Cristo nella preghiera e nella S. Comunione.
Anche vi vedessi fra coloro che mi osteggiano, non vi crediate che si diminuisca la stima che il mio cuore vi porta fin dall'infanzia.
Il Signore mi da tanta grazia da benedire e da amare, di un amore divinamente santo, i nemici della mia vocazione e di quella, che sono intimamente convinto, esser opera di Dio.
Pregate per me.
Chierico O. Luigi
di G.+P.