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[minuta di copia dattiloscritta]

(Tortona, 10 Maggio 1900 ?)

Mio carissimo Don Gamaleri,

Ho ricevuto la tua consolantissima lettera, e proprio in un momento che mi ha fatto del bene.

Dunque io ti darò del tu, come mi comandi, benché senta più vergogna di far questo.

Quanto mi hai fatto piacere, dicendomi che Monsignore e tutti si mostrano soddisfatti dell'andamento del Convitto, altrettanto ho sentito vivo dolore, poiché non so come possa fare a dirti di sì circa la permanenza di Sterpi a Sanremo.

Ora, vedi, l’Opera ha bisogno di un Noviziato regolare ed io non so a chi affidare il delicatissimo incarico di formare i Novizî se non a Don Sterpi.

(Qui il Vescovo non ammette più agli Ordini nessuno se non ha fatto il Noviziato.)