V080T031 V080P065

[Minute]

        Avezzano 28. 3. 1915.

Caro mio figliuolo in G. C.

D. Risi mi rimette qui la tua del 23 corr.

È una lettera che si connette, si vede, ad altre che dovevano trattare della

situazione costà . Io ricordo sì d'aver visto altre tue lettere, ma ora non ricordo più bene, per poter decidere, e prima non potei occuparmene perché questa é la 3ª lettera che scrivo dal terremoto ad oggi ai nostri : una a D. Sterpi, in tutto questo..

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da conservarsi per l’Archivio della Congregazione

Caro Don Contardi,


ricevo la vostra lettera, e vi ringrazio delle buone notizie. Certe parti della vostra lettera non le capisco, dove si parla degli Orfani Laganà , Puturti, Filippo e comp.

È mio desiderio che non solo non stiano più in Casa, ma che non si abbia più attinenza con essi. E così per Belgenio e comp.

Mi raccomando, e desidero essere assicurato. Fammi sto piacere.

Quanto alla tua venuta qui le cose stanno a questo punto.

Prima il Vescovo mi diceva che egli non aveva nessun Sacerdote da sostituirci e che restassimo noi.

Dopo, quando credette che le Suore sue non restavano e forse e senza forse (anche da ciò che seppi da più parti) pensò che fosse per colpa nostra che le Suore sue non sarebbero rimaste, avendogli io detto che avevo dunque parlato al S. Padre per mettere te qui, in mia sostituzione, egli mi rispose che eri troppo giovane.

Io di te già avevo più volte parlato a Lui, dicendogli quanto avevi fatto a Cassano e a Reggio e la stima che avevi incontrato presso parecchi Vescovi e i tuoi Superiori, né mai mi aveva prima fatto alcuna osservazione.

Quanto alla tua età , é tale che po...