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Copia conforme a lettera dettata [da Don Orione]

al sottoscritto [Don Callegati] e spedita a frate Ave Maria

        il 9 nov. 1931 da Tortona.

Cariss. Frate Ave Maria

Sono a Tortona ed ho parlato col Direttore.

Egli dice di pregare e di andare adagio, perché non vorrebbe che potesse esserci qualche inganno del demonio.

Don Orione non ha chiesto alla Madonna del danaro, ma solo il santo Amore di Dio, per sé e per tutti noi.

Questo nuovo modo di aver danaro non gli sembra secondo le vie di Dio né secondo lo spirito di umile carità , onde deve vivere la nostra piccola Congregazione.

Quindi prima di autorizzarmi a fare dei passi che potrebbero portarci fuori dalla diritta via del Signore e lontani dallo spirito che sin qui ha animato la Congregazione; e per di più non potendo egli in coscienza permettere che si facciano dei prestiti di somme per adoperarle in giochi, che il più delle volte si risolvono in disastri materiali e morali - chiede un segno da Dio che sia tale da assicurarlo che la volontà di Dio é quella - e che non sia invece un sottilissimo inganno del demonio diabolico.

Se la Madonna si é rivolta a voi sul serio, e non é la vostra una esaltazione o illusione da sognatore vogliate pregare la Santa Madre di Dio e vostra che si degni manifestarlo al Superiore, o dargli quella sicurezza di cui ha bisogno.

Non vi stupisca la questa presente lettera ch'io scrivo sotto dettatura del Direttore.

Mai nelle vite dei Santi né nella storia degli Ordini Religiosi si é letto un fatto simile, ragion per cui il Superiore desidera che si vada con la massima prudenza e sicurezza.

Egli mi incarica di confortarvi e di benedirvi e aspetta da voi una risposta.

Pregate per tutti noi.

Con affetto nel Signore

     D. Callegari