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[dattiloscritto, con correzioni ed aggiunte di Don Orione - Vi é pure unita]

         [Agosto 1936]

Alla scuola di Maria

Efficacia morale del suo culto

Esultiamo tutti nel Signore, o fratelli, e celebriamo le virtù della Beata Vergine Maria, della cui gloria gioiscono gli Angeli. a capo -

Se si guarda al complesso delle nostre inclinazioni morali, mi pare che di tre virtù abbiamo bisogno: di umiltà , purezza e carità. - Agli sfrenamenti dell'orgoglio il freno dell'umiltà: a quelli del senso il freno della purezza: all'egoismo lo slancio della carità.

Queste virtù sono anche così umane, così sociali, che la società si regge, in gran parte, su quel tanto che di queste virtù c'è ancora. a capo -

Ma l'ideale della virtù, campato in aria, ci lascia freddi.

Noi abbiamo bisogno di esempi, di modelli. Orbene, Maria, non è solo il dolce nome che fa vibrare le corde più riposte del cuore, perché Madre di Dio e nostra, la Madre che ci ha dato Gesù mentre moriva; ma Maria inonda il nostro spirito d'una commozione soavissima anche perché Ella ci porge il modello insuperabile della virtù. a capo -

Il bello ideale dell'umiltà , della purezza, della carità noi lo sorprendiamo in Maria SS.ma, in quei fatti che l’Evangelo con tanta sapienza ci ha tramandati. In Maria é il più perfetto ideale di umiltà; e Dante, avendo bisogno nel Purgatorio d'un esempio di umiltà; trascende al fatto dell'Annunciazione. Non poteva scegliere nulla di più efficace. a capo –

  

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Innalzata ad una dignità che nessuna superbia avrebbe potuto sognare, Maria non perde il concetto della sua umiltà. Al di sopra di tutte le donne, di cui é la Benedetta, dinanzi a Gabriele, che la inchina riverente, non dimentica il concetto di sé di fronte a Dio, e si chiamerà la schiava, l'ancella del Signore: ecce Ancilla Domini. a capo -

E quando le parole di Elisabetta le faranno sentire la sua grande dignità di Madre di Dio, allora il suo non sarà un senso di compiacenza, ma di ringraziamento a Dio, e il suo pensiero si eleverà per benedire a Lui solo: Magnificat anima mea Dominum! Magnificat! Cantico sublime in cui si sente tutto il profumo della più schietta modestia. Onde l'Alighieri la dirà: «Umile ed alta più che creatura». a capo -

L'impulso dell'orgoglio dovrebbe trovare un freno negli impulsi della carne.

Noi, sentendoci così inclinati al male, dovremmo essere umili; ma la superbia, invece di essere un preventivo, trova nella sensualità la più umiliante degradazione.

L'umanità , allorché vaneggia nella superbia, dilaga nel torrente limaccioso della

sensualità. a capo -

Fratelli, quando si diradano le fila dei credenti e degli umili, si diradano anche le fila degli onesti. Oh le pagine di crudeltà e di dolore che ha scritto coll'effeminata sua sfrontatezza il vizio! Di onesti ha estremo bisogno la società. a capo -

Ma chi ci darà le belle generazioni di uomini casti? Maria, o fratelli, Maria!

Questa virtù la impariamo da Maria. Oh lasciate che la gioventù , nell'alba rosea e fiorente della vita, guardi alla Vergine Celeste, e da quella dolce visione tragga quel vigore che le sarà scudo di illibatezza. Allora la gioventù potrà ripetere con Goffredo di Buglione: "Il mio braccio é forte perché il mio cuore é puro".

E la Patria, la nostra amata Patria, avrà un avvenire sempre più cristiano, più

grande e glorioso.

Chi é più illibato, più sente la bellezza, il profumo verginale di Maria, che passò come un angelo sopra la terra di fango. a capo -

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E il suo cuore non s’è chiuso, no alla bontà , agli affetti alti e gentili.

Nel cuore di Maria arse la fiamma della carità , d’un amore puro, santo, universale. Il suo amore lo ha dato a Dio, a quel Dio che é carità , e dinanzi al quale

impallidiscono tutti gli altri amori, come al comparir del sole impallidiscono tutte le altre stelle.

Ai piedi della culla di Gesù, ai piedi della Croce di Gesù troviamo Maria: Madre di Dio, il suo cuore é tutt'uno con la vita e col cuore di Dio.

Come non sentire palpiti per Lei? O lacerate le pagine del Vangelo, o cadere in ginocchio a venerarla. E in Dio Ella amò di ardente amore gli uomini: d'un amore, dopo quello di Cristo, che rimase insuperato.

Lasciamo il fatto delle nozze di Cana, che rivela tutta la tenerezza di Maria, l'amore premuroso che strappa al Figlio il primo miracolo, amore delicato, che fa il beneficio e lo nasconde, per non fare sentire ai beneficati il peso della riconoscenza.

Ma come non ricorderemo che per amore di noi acconsentì a divenir Madre di Dio? che per amore di noi acconsentì ad immolare l'unico Figlio? - che fu il più bello ed eroico

sacrificio, più che ci avesse dato sé stessa. Oh qual scuola di vita aperse a tutte le generazioni umane Maria SS.!

Una gran luce irradia la fronte immacolata di questa Madre che, alla Missione del Figlio, non frappose l'ostacolo del suo amore materno: che ha dato il suo Figliuolo unigenito alla umanità: che attraverso tutti i dolori della Passione di Cristo, all’altare stesso del grande Sacrificio, più che invitta compagna, fu Corredentrice con Lui: non gli fu più vicina che sul Calvario.

Fu povera, dimenticata, negletta, - e tutte le genti la diran beata! - Son passati venti secoli, e non ottenebrarono i raggi della sua gloria. Fu povera, dimenticata, negletta: chi degli oratori, dei poeti romani conobbe Maria? Eppure ora chi ricorda quegli uomini che facevano bella la corte dei Cesari? "I buoi nell'urne degli eroi spengon la sete!"

E quale viva sorgente di grazie, di consolazioni, di santità è Maria! Quanti ai piedi di Maria trovarono conforto. Non avesse fatto altro la devozione a Maria - che asciugare le lagrime di tante spose, di tante madri, di povere fanciulle tradite, - non basterebbe per benedirla? Oh quanti nella tempesta delle passioni hanno ritrovata la calma: hanno avuto luce, forza, vita da Maria!

  

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Quante famiglie devono a Maria la salvezza dei loro cari, la pace, l'amore, la concordia. Quanti traviati, quante anime ha salvato questa gran Madre di Misericordia!

Oh leviamo lo sguardo e il cuore a Maria, e cantiamo all'Altissimo un cantico nuovo, poiché in Maria Dio ha fatto cose mirabili.

Deh ti supplichiamo, o Signore, che, celebrando noi oggi le virtù della tua gloriosa Madre, e sempre Vergine Maria ci soccorra l'augusta sua intercessione, sì che agli splendori del suo volto camminiamo la via dell'umiltà , della carità.

E benedetta e degna di venerazione sei Tu, o Maria, ecco noi veniamo ai tuoi piedi, con letizia e con gioia, con amore e fiducia di figli! Salga a Te, quale odore soave, la nostra preghiera: per tutti m'inginocchio e per tutti ti prego, o Vergine SS.! per tutti!

In modo particolare per la Piccola Opera della Divina Provvidenza, per quanti sono amici e benefattori dei nostri orfanelli e dei nostri poveri.

Oh Vergine Madre, ricordati di noi al cospetto di Dio. Parla al Tuo divin Figlio per noi peccatori: per noi offri le tue lagrime, o Santa Madre del Signore!

E che io pianga tra le tue braccia materne le mie grandi miserie: pianga di dolore, pianga di amore: confonda con le tue le mie lagrime, e tutto il mio pianto con il Sangue di Gesù, mio Dio e mio Amore!

E questo tuo povero figlio, o Santa Madonna della Guardia, sia in vita, in morte et ultra, il pazzo della carità , l'inebriato della Croce e del Sangue di Cristo Crocifisso.

La Santa Madonna ci conforti e benedica.

E benedetti siate tutti, o fratelli, siate sempre benedetti.

      Ave Maria!