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[dattiloscritto]

Tortona, il 19 Febbraio 1899.

Veneratissimo e carissimo fratello in Gesù Cristo,

(Don G. Battista Cristiani)

Non ti meravigli che scriva prima di te ad alcuno di codesti figliuoli: le loro anime ne hanno bisogno tanto.

Guarda Però che, dietro questa, seguirà altra lettera e, spero, più lunga e confidenziale per te. Povero mio figliuolo! lo so che avrai dovuto passare dei momenti critici e dolorosi, - ma il nostro caro Signore Gesù vede tutto e ti ricompenserà largamente di tutto, né il povero scrivente lascerà mai di essertene grato e di pregare per te!

1° Quanto al Regio Ispettore te ne parlerò in quella che segue.

2° Il Vice-Economo del Seminario Sorrentino pel momento non entri in Convitto. L'ho accettato, é vero, e mi parve buono, ma pel momento non é convenienti che lasci il Seminario.

3° Il Maestro Genovesi mi scrive per entrare ancora in Convitto: scrivimi subito cosa devo rispondergli, e sotto che lato lo devo prendere: tu sei lì e vedi meglio come io debba agire: prima prega, e poi scrivimi.

4° Non converrà che tu ne parli, ma bada che presto, cioè dopo quaresima, io verrò a Noto. Allora si accomoderanno meglio molte cose. Tu non ne parlare però, perché quel poco tempo che io passerò costà , ho bisogno di occuparlo in molte cose, e non voglio rumori o perditempo in ricevere visite vane.

Allora si metterà a posto anche il Vice-Economo del Seminario.

Consegnerai la qui acclusa al giovane Daglio, vedrai che impressione gli fa, e poi me ne riferirai. Se ti domandasse che vuol dire ciò che gli scrivo, lo potrai avvertire che ti

sembra i Superiori (siano) assai spiacenti di lui e decisi che egli o cambi o provveda.

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Ti benedico carissimamente con tutti codesti bambini e figli, e Gesù Benedetto ti benedica e ti conforti nel suo Santo Servizio.

Affezionatissimo in Corde Jesu

     Sac. Orione Luigi

     dell'Opera d. D. P.